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30 Mar, 2011

“Giù le mani dal Sant’Anna!”

Inserito da: PpF In: Sanità

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Da Estense.com

Ppf rilancia il referendum e fa un appello per cercare volontari

A Ferrara gli accessi al pronto soccorso (generale, ortopedico, oculistico, ostetricia e pediatrico) erano 69.542 nel 2000. Dieci anni dopo sono diventati 78.699 (+ 9157). Una crescita conseguente anche all’invecchiamento della popolazione della città. Si tratta di 215 accessi al giorno, 365 giorni l’anno, che a seguito della chiusura del Sant’Anna, verranno trasferiti a Cona. “Solo una parte di essi avviene tramite 118, moltissimi si recano in ospedale autonomamente o accompagnati dai famigliari”. Sono i numeri elencati da progetto per Ferrara, in vista della campagna referendaria per il mantenimento di un pronto soccorso anche in corso Giovecca. La lista del Movimento 5 Stelle continua ad allineare il pallottoliere: i ricoverati rappresentano il 18,9% degli accessi (2010), con un trend in forte diminuzione (erano 23,6% nel 2000), in linea con la politica aziendale di riduzione dei ricoveri. Dunque l’anno scorso 63.848 casi (175 al giorno) sono stati risolti in giornata, con rientro a casa del paziente.

“Pensiamo all’importanza di tale servizio per gli anziani residenti in città – commenta il portavoce Angelo Storari -, ma anche per i bambini, i cui genitori, in caso di emergenza (vera o presunta), ricorrono al pronto soccorso pediatrico (11.832 nel 2010, 32 al giorno) attualmente disponibile in città 24 ore al giorno. La chiusura del Sant’Anna complicherà anche l’assistenza ai parti, poiché il pronto soccorso di ostetricia e ginecologia, attualmente disponibile in città 24 ore al giorno, verrà trasferito a Cona”.

I grillini ricordano che “nessun capoluogo della regione è mai stato privato dell’ospedale e del pronto soccorso in città. A Bologna, Modena, Reggio, Parma, Piacenza, Ravenna, Rimini esiste almeno un ospedale con pronto soccorso in città, in ossequio all’elementare principio che l’erogazione del servizio deve avvenire più vicina possibile al baricentro dell’utenza”.

Questi numeri per “far capire che la chiusura del Sant’Anna sarebbe un pesante macigno anche per l’assistenza ordinaria (non in emergenza). Attualmente l’ospedale cittadino assicura moltissime prestazioni in day hospital (il paziente entra ed esce in giornata). Il dipartimento di medicina, l’anno scorso, ha gestito 8.185 accessi in day hospital, 26.053 il dipartimento medico specialistico, 2.826 quello chirurgico e 11.672 il dipartimento riproduzione ed accrescimento. Un esercito di pazienti che attualmente, in corso Giovecca, riceve le risposte diagnostiche e terapeutiche di cui necessita, in giornata e con un percorso ordinario. Cure molto importanti come chemioterapia e radioterapia sono attualmente disponibili in città, in day hospital. Ebbene domani, per le stesse prestazioni, ci si dovrà recare a Cona, al netto di quanti saranno gestititi dagli ambulatori e dalla casa della salute. Perciò è assai probabile che buona parte di quei pazienti dovrà, suo malgrado, diventare clientela della clinica privata prevista nell’area Sant’Anna”.

Infine una novità: “apprendiamo che al Sant’Anna é stata definita le procedura per la gestione extra ospedaliera del politrauma (incidenti). L’obiettivo prioritario è di ridurre la mortalità precoce e tardiva, utilizzando al meglio le risorse disponibili. Ci domandiamo se la nuova organizzazione garantirà anche la presenza 24 ore al giorno degli specialisti della Tac cerebrale, della Tac total body, della chirurgia vascolare e della banca del sangue, reparti attualmente gestiti in regime di reperibilità notturna e/o festiva. Il problema era già stato segnalato, nel caso della gestione dell’infarto, dagli specialisti che avevano redatto l’audit relativo, poiché anche l’emodinamica funziona in regime di reperibilità. Fino a quando il paziente dovrà sperare nella tempestiva chiamata e nel rapido arrivo in ospedale del medico reperibile?”.

Tutti motivi per i quali Ppf rilancia il referendum popolare auto-finanziato (“che quindi non costerà una lira ai cittadini”) per chiedere ai ferraresi se vogliano mantenere anche un presidio al Sant’Anna, in pieno centro. Le votazioni si terranno il 16 e 17 aprile e per quelle date Progetto per Ferrara e il Movimento 5 Stelle fanno un appello: “abbiamo bisogno di volontari. Ne mancano ancora 40: chi volesse partecipare può contattare Angelo Storari all’e-mail angelo.storari@yahoo.com o al cellulare 329 9780480”.

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Democracy Day – 27 Novembre 2011 – Ferrara

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Leggi la relazione che l'allora City Manager Valentino Tavolazzi ha scritto al Sindaco, nel 2002.
Scaricala.
Relazione del 2002 sulla piazza "sbrisulona": leggila.


  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • vittorio savini: ,,,aggiungo inoltre che vi è stata un' ORDINANZA del tribunale di Ferrara (artt. 676 C.P.P.) n. 250/2016 del 2 novembre 2016 a firma del giudice Pier

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