



di Valentino Tavolazzi
L’azienda sanitaria ha comunicato nei giorni scorsi la sospensione di qualsiasi riorganizzazione dei servizi 118 ed emergenza fino a quando il nuovo ospedale di Cona non sarà a regime. Ciò conferma l’incertezza che tuttora avvolge il riassetto di quei servizi sanitari e l’infondatezza dei proclami del Pd, somministrati alla città per voce di alcuni suoi consiglieri comunali, sul loro miglioramento dopo la chiusura del pronto soccorso in Giovecca.
Ppf/M5S sostiene da sempre che tale scelta produrrà disagi ai cittadini, minore efficacia di intervento dei servizi di pronto soccorso ed emergenza ed aumento dei rischi sanitari per chi risiede nei quartieri più decentrati rispetto a Cona, come Barco, Ponte, Cassana, Porotto, Casaglia, Ravalle, ecc… Punto e a capo. Chiediamo solo di essere convinti del contrario.
Non siamo tuttavia disponibili a farci raccontare in consiglio comunale o in riunioni di partito (aperte al pubblico assente), i benefici della riorganizzazione (quale?) da consiglieri del Pd, medici o pompieri (vigili del fuoco) che siano, la cui militanza politica si fonde con la vera o presunta competenza della materia trattata. Ho già rilevato il conflitto di ruoli per i consiglieri comunali del Pd, esponenti del partito responsabile delle scelte politiche, che sono anche medici dirigenti di servizi sanitari oggetto di dibattito nelle sedi istituzionali. Ognuno dovrebbe stare al proprio posto e chi si trova nella scomoda posizione di controllore (consigliere comunale) e controllato (medico dirigente di un servizio sanitario di cui trattasi), dovrebbe fare un passo indietro. Ma voglio segnalare anche un secondo rischio di “opacità” della democrazia. Quando in consiglio o fuori di esso, medici eletti nel Pd sostengono le loro tesi sull’organizzazione dei servizi sanitari, oggetto di confronto istituzionale, non sappiamo se lo facciano in veste di attivisti del partito che ha fatto le scelte, di semplici operatori del settore o di “esperti terzi” della materia. Ci domandiamo a che titolo esprimano le loro opinioni e perché esse dovrebbero valere più di altre? E’ una ambiguità che intorpidisce il confronto e confonde i cittadini.
I dubbi sul futuro dei servizi di pronto soccorso ed emergenza in città, sollevati da cittadini preoccupati e fatti propri dai gruppi di opposizione, con una mozione in consiglio comunale bocciata dal Pd e dalla maggioranza, devono eliminarli non i consiglieri medici del Pd, bensì i rappresentanti degli enti che hanno la responsabilità istituzionale di quei servizi sanitari. Per questo Ppf/M5S chiede il confronto, in contraddittorio, nelle e con le istituzioni deputate a produrre le scelte: la conferenza sociosanitaria, le due aziende sanitarie e l’università, facoltà di medicina. Siamo pronti a cambiare idea se ci si dimostra che a Cona i servizi 118, pronto soccorso ed emergenza, miglioreranno rispetto agli attuali, per tutti i cittadini, in tutte le singole attività che li compongono e nel risultato complessivo.
Purtroppo sono mesi che il Pd e la maggioranza rifiutano tale confronto e trasformano in rissa quello che dovrebbe essere un normale dibattito politico. La ragione è fin troppo evidente: sono a corto di argomenti e di certezze. Preoccupa molto che la scelta sbagliata di localizzazione del nuovo ospedale possa produrne una seconda (la chiusura del Sant’Anna e del suo pronto soccorso), solo perché chi governa oggi non vuole ammettere l’errore.
E preoccupa anche che il direttore del Carlino oggi dichiari: “Serve una tabella in cui si confrontano i tempi di percorrenza dell’ambulanza dal vecchio e dal nuovo pronto soccorso verso il numero più alto possibile di punti di arrivo. La media di questi tempi, prima e dopo il trasferimento, dirà se l’emergenza partendo da Cona sarà in grado di intervenire più o meno efficacemente di oggi. Noi, come Carlino, abbiamo chiesto da tempo di poter pubblicare questi dati o di poter costruire – se non esistono, cosa che sarebbe grave – con i tecnici del 118 una tabella di questo tipo: ma finora non c’è stata risposta. Forse è stata una casualità. Però le casualità sono almeno due. La seconda è ancora più curiosa: abbiamo chiesto da tempo di poter organizzare un forum nella nostra redazione con direttori e tecnici di Sant’Anna ed Ausl proprio su questo tema. La disponibilità non ci è stata data: il silenzio, a volte, vale più di molte parole”.
Noi, come sempre, siamo disponibili al confronto, purché serio e di merito.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S