03 Lug, 2010
2000 nuove abitazioni non giustificate
Inserito da: PpF In: Circoscrizione 4|Urbanistica




di Valerio Tavolazzi
Giovedì 2 luglio 2010, ore 21.00, Consiglio di Circoscrizione 4.
Ordine del giorno: Espressione Parere “Piano Operativo Comunale” – Approvazione Documento degli obiettivi”. Ospiti della serata l’assessore Fusari e Ing. Barillari. Come mia abitudine, cerco di informarmi sull’argomento, leggo i documenti oggetto della serata (in particolare il documento degli obiettivi del POC, il quadro conoscitivo e gli indirizzi per la formazione del POC). Il quadro conoscitivo contiene anche le valutazioni sugli andamenti della popolazione (indicatori demografici).
Negli indirizzi per la formazione del POC sono definiti gli obiettivi di sviluppo e trasformazione e del dimensionamento per il quinquennio 2010-2015: fra questi 2.000 nuovi alloggi complessivi, senza esclusi gli interventi pianificati dal RUE.
Sostanzialmente, le analisi fatte dal quadro conoscitivo sono le fondamenta sulle quali giustificare la scelta dei 2000 nuovi alloggi.
Faccio allora qualche domanda sulle modalità di analisi utilizzate:
¡ Perché si è deciso di analizzare l’andamento storico demografico del quinquennio 2004-2008, invece di studiare 10, 15 o 20 anni, per avere una valutazione più robusta?
¡ Perché si sono valutati gli scostamenti tra 2004 e 2008 senza indicare gli andamenti anno per anno (2004, 2005, 2006, 2007, 2008) che mostrerebbero il reale andamento di crescita o diminuzione in tale intervallo di tempo?
¡ Perché, come caso peggiorativo valutato, si è deciso di prendere la media degli indicatori demografici 2006-2008? Non è prevedibile che possa andare anche peggio?
¡ Perché all’interno dell’analisi storica non sono stati considerati indicatori come l’andamento delle abitazioni vuote?
¡ Infine, considerato che al momento sono state stimate per il comune di Ferrara 3.000 abitazioni ad oggi vuote, non utilizzate, e considerato che il POC contempla varianti solo per aumento degli obiettivi di sviluppo (incremento del numero delle abitazioni nuove), perché non aspettiamo a fare altre case vuote e sviluppiamo le attività di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, per abbattere i consumi energetici, sfruttando energie pulite e rinnovabili?
Mi è stato risposto che indipendentemente dalla modalità con cui possa essere condotta una analisi storica, in ogni caso il futuro è imprevedibile, meglio essere prudenti (2000 nuove abitazioni) che puntare a obiettivi “talebani” (stop al consumo di territorio), il mercato non deve essere sconvolto improvvisamente puntando solo alla riqualificazione (ma continuare a costruire case che rimarranno vuote è un reale obiettivo di sviluppo?), e comunque il POC punta in modo deciso alla riqualificazione (però in relazione a nuove costruzioni).
Il parere della circoscrizione è favorevole con 10 voti favorevoli (maggioranza compatta), 3 astenuti (PDL) e 2 contrari (Lega e PpF).
Il programma regionale del Movimento 5 stelle prevede una legge regionale per fermare la cementificazione del territorio, che punti a ristrutturare tutto il patrimonio esistente secondo i criteri del risparmio energetico/idrico (creando nuovi posti di lavoro e puntando su una edilizia qualificata) e ad assicurare un’abitazione a tutti, utilizzando le decine di migliaia di appartamenti sfitti e invenduti, pianificando volumetrie aggiuntive solo in verticale, per ristrutturare edifici portandoli in classe energetica A, passivi o a bilancio energetico positivo (case ed edifici che producono più energia di quanta ne consumano).
Valerio Tavolazzi
Consigliere di circoscrizione 4
Progetto per Ferrara