



di Paolo Giardini
Mi sembra eccessivo il risalto dato dai giornali all’iracondia di migliaia di persone nervose. Si è lasciato libero sfogo a proteste esagerate contro sindaco ed Hera per un fatto naturale come la neve in dicembre! Sono il primo a riconoscere che il sindaco è deplorevole per costituzione, anticivico per incultura, attraente come la fame, più incompetente dell’assessore Modonesi, in aggiunta ad almeno un milione di altri difetti, eppure sono convinto che non abbia nessuna responsabilità per la nevicata. Lo stesso dicasi per Hera, che non deroga mai dai suoi standard ed è impossibile coglierla contrattualmente in fallo in mancanza di clausole contrattuali.
Corriamo quindi il pericolo che le proteste di qualche migliaio di scalmanati ci costino care, nel caso sindaco e Pd, accorgendosi che a lamentarsi sono in tanti, la buttino in politica. Cioè ricorrendo ai sempiterni Consulenti. Ne emergerebbero di nuovi, fra climatologi, esperti di guida su ghiaccio, urbanisti siberiani, mobility manager a slitte, addestratori di mute di S. Bernardo e altri riciclate simili. Per non parlare dell’Università, che presenterebbe almeno una richiesta di brevetto di segnaletica orizzontale a proiezioni olografiche per asfalti coperti da strati di ghiaccio, con la creazione di relative spin-off per immancabili contratti stipulati con Comune e Provincia per studio e applicazioni, oltre alla vendita del volume “Cosa sono gli Ologrammi”, da distribuire alla giunta e ai consiglieri comunali. Teniamo presente che i gruppi consigliari riuniti PD, IdV, Laici Riformisti e Sinistra Aperta (cioè la maggioranza che comanda in Comune, tutta gente istruita) hanno emesso un comunicato di solidarietà al sindaco (non ai comatosi all’ospedale) imperniato sul “buon senso della straordinarietà dell’evento”. Chi non avrebbe mai immaginato di trovare in prosa questo tipo di buon senso immagina però che quel libro sugli ologrammi costerà qualcosina in più per la scatola di matite colorate a corredo per riempire le figure.
Riteniamoci invece fortunati per la frase del sindaco: “non siamo soddisfatti di come sono andate le cose”. Quando “loro” sono soddisfatti di come vanno le cose, normalmente è andata a segno una gran fregata per la città o i cittadini tipo svendita ad Hera, od ospedale di Cona che per fortuna non era in servizio altrimenti era un’ecatombe. Questa volta, almeno, il detto “mal comune, mezzo gaudio” ha le carte in regola per non essere troppo lontano dalla verità. Accontentiamoci.
Buon Natale a tutti! Torno a spalmare di pomata il ginocchio dolente.
Paolo Giardini