14 Mag, 2012
Abbiamo costretto il PD a votare le risoluzioni sullo Statuto!
Inserito da: PpF In: Consiglio comunale|Emendamento|Politica




di Valentino Tavolazzi
Volevano mettere il bavaglio a Ppf con il “niet” blindato in commissione, alle proposte di modifica dello statuto. Ma oggi stesso abbiamo presentato in consiglio 29 risoluzioni che riproponevano gli emendamenti bocciati. Chi di regolamento colpisce, di regolamento perisce!
Da oltre due anni trasparenza, referendum, commissione controllo e garanzia, acqua pubblica ed altri temi, alimentano la battaglia di Ppf in municipio. Oggi la casta ha dovuto votare modifiche allo statuto sgradite, non avendo alcuna intenzione di cambiare le regole del gioco. Naturalmente le ha bocciate, ma ha dovuto farlo apertamente davanti ai cittadini. Mani libere nella gestione della cosa pubblica, inciucio con le opposizioni, cittadini fuori dal palazzo, clientelismo, sprechi e svendita dei beni comuni, da decenni producono i guasti che affliggono la nostra città.
Oggi è stata l’ennesima occasione di rinnovamento perduta dal Pd e l’ulteriore sconfitta di democrazia e partecipazione dei cittadini. Il partitone perde colpi perché non sa ricambiare la propria classe dirigente. Non sa rapportarsi ai cittadini e realizzare politiche che rispondano alle loro istanze di democrazia, sviluppo economico, occupazione giovanile, salvaguardia di salute e ambiente. La città è al degrado e non sa più dare un futuro alle nuove generazioni.
Il capogruppo del Pd Merli, uno dei nuovi quadri dirigenti di un partito che ancora oggi promette a giovani, a volte senza mestiere, un posto di lavoro, uno stipendio e una carriera, in cambio di fedeltà e cervello all’ammasso (per fortuna non tutti nel Pd sono così), lamenta la mancanza di rispetto dell’avversario da parte di Ppf. Lo ha fatto oggi dopo la mia citazione in consiglio delle parole usate pubblicamente in internet, nei miei confronti, dal consigliere Pd Enrico Balestra, giovane e rampante presidente Uisp, per meriti di partito. Il nuovo che avanza nel Pd mi ha definito “vecchio maiale”. E Merli, invece di chiedere scusa, ha chiesto rispetto!
Questo è l’insegnamento del Pd. Questa è la sua nuova classe dirigente. E questo è il motivo per cui perdono voti e si estinguono poco a poco. I cittadini lo hanno capito, poiché riconoscono chi lavora con spirito di servizio e senza gettoni, da chi lavora per il partito, per mantenere il controllo del fortino, per gestire soldi pubblici, poltrone e stipendi. Molti non sono più disposti a votarli.
“Vecchio maiale” è la sintesi della cultura politica proposta dal Pd di oggi, è l’espressione del suo spessore, della capacità di governo e di rapportarsi con l’opposizione e la città intera. Con un terzo dei voti degli aventi diritto, la maggioranza ha il 60% in consiglio. Si sentono i padroni del vapore per volontà divina. Schiacciano ogni rinnovamento, arroccati in una difesa giapponese dell’isola conquistata. Sono morti, insultano e nemmeno riescono a farsi approvare l’unico emendamento da loro proposto sull’acqua pubblica, nonostante le sponde offerte da gruppi di opposizione.
Il 2014 si avvicina. Si preparino a perdere il sindaco!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf