05 Dic, 2011
Acqua potabile, la “ trasparenza opaca” di PD ed IDV
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Bilancio comunale




di Valentino Tavolazzi *
Ancora una volta Pd ed Idv hanno votano contro la richiesta di Ppf/M5S (votata invece dalle opposizioni) di pubblicare le analisi mensili di Pfoa e Pfos nell’acqua potabile, contaminanti che Hera ha iniziato a rilevare proprio a seguito delle nostre pressioni. Ieri, sollecitata dalla mozione di Ppf, la giunta ha fornito i dati mensili 2011 (20,1 ng/l a novembre). Ricordo che prima della nostra iniziativa del 2010, nessuno sapeva della presenza dei due inquinanti nell’acqua, che ora invece è accertata e non trascurabile.
Il Pfoa è tossico, mutageno, cancerogeno, teratogeno, se respirato, bevuto o mangiato. Il CNR ne ha rintracciato la presenza fino alla foce del Po. E’ indegradabile nell’acqua, bioaccumulabile nei tessuti viventi. E’ scaricato a Spinetta Marengo (Alessandria) dalla Solvay. Dalla Bormida il Pfoa finisce nel Tanaro ed infine nel Po. La situazione di Ferrara è particolarmente critica, proprio perché il 70% dell’acqua potabile viene prelevata dal Po.
Nel nostro paese non ci sono limiti di legge. In Europa solo UK (10.000 ng/l) e Germania (300 ng/l) hanno definito linee guida e soglie di sicurezza. Negli Usa il limite provvisorio è 400 ng/l (USEPA 2011), ma alcuni stati, autonomamente, si sono dotati di linee guida e soglie provvisorie. Nel New Jersey il limite indicato è 40 ng/l (NJDEP 2007). Il dato ferrarese di novembre (20,1 ng/l) non é pertanto esaltante, al contrario suggerisce vigile attenzione e trasparenza, da parte di chi deve garantire i cittadini. E’ ovvio che, come per la diossina anch’essa bioaccumulabile, l’obbiettivo é l’assenza totale, al di là dei limiti di legge eventualmente imposti.
Il voto contrario del Pd, a divulgare i dati in rete, è dunque incomprensibile e segue analogo voto negativo del dicembre 2010. E’ dunque questa la trasparenza della maggioranza che ci amministra, oltretutto rappresentata dal consigliere Portaluppi, che in quanto medico, della salute fa lo scopo della propria professione? Che dire poi dell’Idv, che governa con la Zadro l’assessorato dell’ambiente? Eppure tutti con la mano alzata contro la trasparenza!
Non ci piace, inoltre, che tali controlli siano effettuati solo da Hera, che è parte in causa nella gestione del servizio idrico e sulla quale ricadono eventuali investimenti necessari. L’Asl, dopo la prima analisi affidata all’Istituto Mario Negri di Milano, non ci risulta ne abbia fatto altre, nonostante il dirigente Buriani avesse suggerito di allargare il monitoraggio ad altre matrici oltre l’acqua, agli alimenti umani e ad altri contaminanti simili al Pfoa. Il controllo non può essere delegato solo al gestore.
Il M5S non cesserà questa battaglia, fino a quando tutti i cittadini non saranno in condizione di accedere liberamente ai dati, affiancati dalle valutazioni delle autorità competenti. Questo avevamo chiesto ieri e a questo Pd ed alleati hanno detto no!
* Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle