24 Set, 2009
Acqua, sos sui controlli «Il livello di qualità adesso è peggiorato»
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Servizi pubblici




Articolo pubblicato sulla Nuova Ferrara
Secondo un’inchiesta della rivista Altrocosumo Ferrara è passata da «buono» a «mediocre» – Sotto tiro della Filcem il tragitto dei campioni fino a Sasso Marconi
Pressing della Cgil su Hera. Obiettivo, la massima trasparenza circa la salubrità dell’acqua che sgorga dal rubinetto. «Le analisi vanno rese pubbliche: quante sono, in che tempi si effettuano, quali le sostanze prese in considerazione e naturalmente gli esiti. Non bastano le medie mensili, sono poco significative», sostiene il segretario Giuliano Guietti. Una richiesta tanto più incalzante visto che il sindacato mette sul tavolo cifre.
E sono cifre che parlano di un calo delle indagini da parte dell’azienda e di una qualità dell’acqua che si starebbe pericolosamente abbassando.
Siamo al secondo tempo della vicenda del Laboratorio Analisi di Pontelagoscuro. Ricollocato il personale e raggiunta la mediazione sul presidio che rimarrà in loco, la Cgil tira un sospiro di sollievo: «È quel che si poteva ottenere nelle condizioni date – dice Guietti – ed è anche grazie alle nostre iniziative e alla lotta dei lavoratori che Hera ha cambiato il suo progetto di fine 2006 che prevedeva l’eliminazione del laboratorio e il trasferimento integrale a Sasso Marconi».
Certo, un cruccio nemmeno tanto minuscolo rimane. «Scorporando l’attività di analisi, si modifica il processo produttivo dell’acqua potabile. Alla base dei risultati eccellenti riscontrati finora c’è appunto questa integrazione», ammonisce la Cgil. Che esprime perplessità sul servizio navetta, provette a bordo, che collega Pontelagoscuro a Sasso Marconi, dove materialmente si effettuano i controlli.
«Ci sono stati già due ritardi, dovuti a traffico o pioggia – nota Piergiorgio Baroni della Filcem -. Il rischio in certi casi è che le analisi siano rimandate al giorno dopo, con le sostanze che si modificano compromettendo così i risultati».
Ad allarmare sono i numeri resi noti dalla stessa Hera nel corso della recente commissione comunale sui servizi pubblici: se nel 2007 sono state 20mila (sulle 90mila complessive in provincia) le analisi sulla rete idrica, nell’anno in corso siamo scesi a quota 2mila (sul totale di 70mila).
C’è poi un’inchiesta curata dalla rivista Altroconsumo, sul numero in uscita in questi giorni, a declassare la qualità dell’acqua ferrarese: «Nel 1998 e nel 2003 il giudizio era “buono”, ora è “mediocre” – prosegue Baroni -, risultando penultima su 35 città considerate, davanti solo a Reggio Calabria. Acqua comunque potabile, sia chiaro, le sostanze dannose sono sotto i limiti di legge. Però va fatta attenzione. Come sui costi, dove siamo passati dal quinto al terzo posto: dai 241 euro per 200 metri cubi annui del 1998 ai 388 di oggi».
Questione chiusura delle Società operative territoriali, infine: la Cgil ne giudica negativamente l’operato, però così vede il rischio di scollegare ulteriormente il centro di Hera dalle realtà locali.
Fabio Terminali