



di Paolo Giardini
Domenica il Carlino ha pubblicato la lettera nuda e cruda del sindaco furioso priva di commenti, nonostante l’incauto furioso le abbia offerta l’opportunità di svelare “in un medesmo tratto, cosa non detta in prosa mai né in rima”, cioè che è assurdo esigere sistematicamente dalla cittadinanza il sacrificium intellectus. Se è comprensibile che un gentiluomo par suo non raccolga l’irriguardoso invito a salire lo scalone per acculturarsi vis a vis sul pensiero del sindaco (non le concede neppure la dispensa dall’obbligo di rimirarne le non eccelse fattezze, come se non fosse mai stato inventato il telefono!), è però dovere di cronaca non tacere che la pretesa dell’avvocato di essere creduto sulla parola è oggettivamente ridicola, prima che infondata. Non è la prima volta che quel signore rilascia dichiarazioni nette, definitive come fucilate, ma parenti della verità come io sono parente della regina d’Inghilterra.
In Consiglio Comunale, per contrastare l’opposizione contraria alla chiusura dello storico ospedale cittadino S. Anna e relativo Pronto Soccorso, ebbe la faccia tosta di dichiarare che in sostituzione ci sarebbe stata la Casa della Salute, aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Poche ore dopo il direttore generale USL dovette rilasciare una secca smentita. Le scuse per quella balordaggine che aveva bloccato un dibattito serio non sono mai arrivate. La bocca del sindaco annunciò tre inverni fa che il piano neve aveva “funzionato bene”, nonostante fosse risultato un fiasco colossale. La stessa bocca intervenne a smentire la dichiarazione del Questore sulla situazione grattacielo fuori controllo, proprio mentre il convulso incalzare dei fatti confermava ancor più il giudizio del Questore.
Ora, con un bilancio comunale che si regge col sostegno di ben 7 milioni fra multe su strada e multe Musa, il sindaco le comunica che “la multa per sosta vietata non c’entra col bilancio” senza portare uno straccio di prova, senza precisare con cosa “la copertura è già stata trovata e senza aumentare l’IMU”. Ancora una pretesa di sacrificium intellectus: da parte di un sindaco-avvocato che proprio mentre sta gettando milioni dalla finestra milioni per la vicenda giudiziaria Lageder gestita malamente grazie anche ad errori suoi, non ci chiede neppure di credere a messinscene mirabolanti, ma di contarci ciecamente. Anche quando lo spettacolo è finito. Se questa non è schizofrenia…