



di Valentino Tavolazzi
Mi astengo dal commentare il lungo lamento emesso dal gruppo consigliare del Pd, nei confronti dell’iniziativa politica di Ppf/M5S, improntata alla denuncia della verità ed alla proposta, nell’interesse dei cittadini ed a tutela del bene comune, poiché ai rilievi relativi al sindaco e al presidente del consiglio ho già risposto su Cronaca Comune. Vale invece la pena ribadire che il sottoscritto agisce in forza del mandato elettorale, scritto chiaramente nel programma di Ppf/M5S, incentrato sull’azione pressante di “fiato sul collo” di sindaco ed amministratori, su proposte alternative alle scelte di governo ritenute in danno ai cittadini e sulla lotta alla casta imperante, oltre che ai suoi metodi clientelari e spartitori, che da decenni soffocano merito e competenza nella politica e dentro la macchina comunale.
Pertanto appare del tutto fuori tema e controproducente per il Pd, rievocare il mio passato incarico di city manager, interrotto nel 2002 anticipatamente e senza giusta causa da Sateriale e dal suo vice sindaco Tagliani, facendo pagare ai cittadini il costo di tale scelta per l’indennizzo contrattualmente previsto e firmato dalle parti. Di ciò penso che essi dovrebbero rispondere alla Corte dei Conti.
Ora tale interruzione di contratto appare, purtroppo per il sindaco Tagliani, quanto meno improbabile, non essendo applicabile al ruolo di consigliere comunale, né a quello di consigliere di circoscrizione, che notoriamente rispondono solo ai propri elettori. Il Pd dovrà farsene una ragione.
Chiudo in leggerezza: non è che per sdrammatizzare il clima aiuterebbe un po’ d’ironia! Mi spiego. Davvero il gruppo consigliare Pd ha pensato che la richiesta d’aiuto a qualche suo componente rilassato, fosse seria e non un’ironica battuta?
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S