



A quasi due anni dalla sua nomina, ci domandiamo quali criteri siano stati adottati per la selezione dell’assessore all’ambiente del Comune di Ferrara. La scelta caduta sulla signora Rossella Zadro, Idv, pedagoga specializzata in comunicazione ed organizzazione dei servizi sanitari, non ci induce a disperare che, prima o poi, qualche traccia dei due requisiti più attesi dagli elettori, competenza ed esperienza, possa emergere dalla sua azione amministrativa. Il tempo è galantuomo, se essi fanno parte del suo bagaglio professionale e politico, sicuramente ce ne accorgeremo! Per il momento dobbiamo accontentarci della sua stizzita e vacua replica alle critiche, mosse da Ppf alla politica ambientale della giunta. Anche i toni non ci sorprendono.
Conosciamo i meccanismi del Palazzo: quando si toccano le poltrone, scattano reazioni isteriche, come quelle dei bambini ai quali viene sottratto il giocattolo. Va detto innanzi tutto che nessuno ha costretto la Zadro a fare l’assessora. Avrebbe potuto mantenere il ruolo di consigliera (forte delle sue 85 preferenze) a 2-300 euro netti al mese, invece di rinunciarvi, malvolentieri, a favore di Sasso, per una retribuzione almeno dieci volte superiore! Questa sì che è etica!
La Zadro afferma che “il bilancio dell’ambiente, spesa corrente, ha subito decurtazioni del 45% rispetto all’anno precedente”. Brava! Questo é uno dei problemi che abbiamo sollevato. Ma all’assessora interessa di più il taglio degli sprechi annidati nel suo scarno bilancio (Centro Idea 8500 euro, contributo rete sismica e viaggi 21 mila euro), da noi richiesto per aiutare le famiglie svantaggiate. Ed é con alto senso di responsabilità che la Zadro ha bocciato, insieme a Pd e Idv, la risoluzione Ppf, che chiedeva più risorse per le bonifiche e la messa in sicurezza dei siti contaminati. Appello, oltretutto, lanciato anche dal suo collega consigliere Sasso, quando per i siti di via del Salice ed ex Camilli, ha chiesto di accelerare i progetti di bonifica, dando “concreta visibilità ai propositi incardinati nel programma della maggioranza”. Risoluzione votata anche da Ppf.
Evidentemente quei propositi alla Zadro non sono tanto chiari, se la strategia, che lei sostiene già esistere, non si è tuttora materializzata in uno straccio di piano di azione ambientale! Ma la speranza è l’ultima a morire, benché siano passati quasi due anni. L’assessora dichiara inoltre: “nel bilancio 2011 sono previsti 600.000 euro per il Quadrante Est e 415.000 per l’ex Camilli. Totale più di 1.000.000 di euro”. Ebbene, il primo importo riguarda ulteriori indagini, per dimostrare ciò che, a grandi linee, già sappiamo da cinque anni: il quadrante est é una bomba ecologica! Il secondo riguarda opere di bonifica. Dubito, come la Zadro, che quei soldi siano veramente spendibili nel 2011, anche se lo spero! Essi fanno parte infatti del libro dei sogni degli investimenti, 79,6 milioni di euro nel 2011, non più di 10-12 milioni credibili e in gran parte subordinati alle vendite immobiliari.
Infine riguardo al suggerimento etico “di destinare all’Ambiente parte degli introiti, a suo tempo percepiti,” informo la Zadro che, in qualità di amministratore del bene comune, ha facoltà (e obbligo morale) di inoltrare alla Corte dei Conti un esposto per il risarcimento al Comune del denaro sprecato dall’ex vice sindaco Tagliani e dall’ex sindaco Sateriale, quando insieme, pur di liberarsi del sottoscritto, decisero di revocare anticipatamente e senza giusta causa l’incarico conferitomi, facendo pagare ai cittadini l’indennizzo contrattualmente previsto e contro firmato. La cosa più grave fu non mettere in conto che, uscito dalla finestra, sarei poi rientrato dalla porta per volontà degli elettori.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle
L’assessore all’Ambiente risponde a Tavolazzi
Lettera pubblicata da Estense.com