04 Dic, 2010
Ammucchiata per bloccare la commissione di controllo
Inserito da: PpF In: Consiglio comunale|Politica




di Valentino Tavolazzi
Ancora una volta Pd ed alleati in ammucchiata con Pdl e Fli per bloccare cambiamento e trasparenza nell’amministrazione della città. Si chiama “Commissione di garanzia e controllo” lo strumento democratico proposto da Progetto per Ferrara in commissione statuto, che ha riscosso il consenso di Irene Bregola (Prc/Pdci) e Francesca Cavicchi (Lega), ma il voto contrario di Pd, Idv, Pdl e Fli. Il verdetto finale spetta ora al consiglio comunale. Ppf finora ha incassato otto modifiche allo statuto (altre 40 restano da esaminare), votate all’unanimità dalla competente commissione.
Ma sulla creazione della commissione di controllo e garanzia il fronte maggioranza/opposizione si è ricompattato. Evidentemente l’ipotesi di un controllo vero, affidato all’opposizione, è vista dal palazzo come un dito nell’occhio.
Lo strumento democratico, già presente in varie forme a Modena, Genova, Torino, garantirebbe l’integrazione tra l’attività di indirizzo del consiglio comunale e quella di amministrazione attiva della Giunta. Una commissione, in altri termini, che svolgerebbe un controllo di natura politica sugli atti amministrativi, assicurando l’effettivo esercizio delle competenze assegnate dalla legge e dallo statuto al Consiglio ed ai consiglieri, anche in ordine alle attività di consorzi e società partecipate dal Comune.
Attualmente la creazione di tale commissione è ammessa dallo statuto, ma essa non è mai stata costituita. Con la proposta di Ppf la sua creazione sarebbe sancita dallo statuto e non affidata alla volontà della maggioranza, proprio come accade nelle città citate. La presidenza di detta commissione sarebbe andata all’opposizione, la vice presidenza alla maggioranza. Proposte che avrebbero rafforzato il ruolo democratico di controllo, che deve essere esercitato dalle opposizioni a garanzia di tutti i cittadini.
Esso tuttavia non viene digerito dal Pd ed alleati (e questo è comprensibile), ma anche dai principali partiti di opposizione Pdl, Fli. Ed è quest’ultima constatazione che conferma, se ce n’era bisogno, l’anomalia nella nostra città di una opposizione di centro destra subalterna, che rappresenta una delle cause principali del degrado democratico, economico ed ambientale del nostro territorio.
E’ certamente vero che la proposta di Progetto per Ferrara non sarebbe passata nemmeno con i voti di Pdl e Fli, ma il messaggio politico lanciato alla città sarebbe stato di ben altra portata, mettendo a nudo l’arroccamento di Pd e maggioranza, a difesa di un fortino conquistato 60 anni fa e governato, noi riteniamo male, come un feudo.
Valentino Tavolazzi Consigliere Comunale Progetto per Ferrara
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