



di Tommaso Mantovani
Sono rimasto allibito dallo sbandieramento sui giornali delle analisi ambientali che vengono effettuate in questi giorni nel quadrante-est della città. Credo sia ovvio che le analisi approfondite andassero fatte prima e non dopo la costruzione dell’asilo nido di via del Salice e delle aree residenziali di via Gerani, via Caretti e dintorni… Che fossero luoghi adibiti a discariche di rifiuti era risaputo almeno dal ’95, quando si è pianificata l’edilizia della zona (notizia dell’ex-assessore Atti, centro sociale “Il Melo”, 25 mag 2009). Ma quello che mi colpisce maggiormente è che l’inquinamento dell’area da CVM e da altre sostanze è accertata almeno dal 2004, per opera dell’Univeristà di Ferrara (prof. Gargini). I dati ci sono già, inequivocabili.
Ora, sindaco e assessori, millantano come lavori di prevenzione e di tutela della salute costosissime ricerche che sono in gran parte doppioni di quanto già conosciuto da Università ed ASL. Cito l’Asl perché non ha dato il placet alla abitabilità dell’asilo, quando si è accorta che ci sono sospette concentrazioni di tumori ai polmoni tra la popolazione del quartiere. Solo per le analisi del terreno che verranno effettuate da ARPA e Servizio Ambiente del Comune si supereranno i 200.000 euro. Chi paga? Senza contare quelle per la consulenza dell’Istituto Superiore della Sanità (altri 200.000?). Per non parlare delle analisi già fatte, dei gettoni e degli straordinari pagati agli amministratori per convincere i cittadini che si sta facendo tanto, circa 10 anni dopo che i buoi sono scappati… Con tali cifre, a mio modesto parere, si poteva iniziare subito la bonifica dei terreni. Come anche quell’analisi epidemiologica del rischio cancro nella zona, che la giunta ha stranamente rifiutato di finanziare (bastavano 25.000 euro: richiesta dott. De Togni, ASL). O quantomeno, il comune poteva fare una vera messa in sicurezza dell’area, anziché limitarsi a un ”diaframmino” da 80.000 euro, per provare a “inscatolare” la falda inquinata.
Per questa spesa estemporanea, come per le altre, sarà purtroppo necessario fare un esposto alla Corte dei Conti, per frenare lo spreco di denaro pubblico.
Tommaso Mantovani, Ppf/Movimento 5 Stelle