



di Valentino Tavolazzi
Oggi il Carlino, a firma di Stefano Lolli, ha pubblicato un’intervista dell’AD di Hera Maurizio Chiarini, nella quale si legge che il sottoscritto da city manager avrebbe approvato senza batter ciglio i contratti di servizio, in pratica sottoscrivendoli dopo aver apposto due o tre note, scarne e marginali.
La menzogna segue quella pubblicata dal Carlino sull’inesistente dossier di Simone Merli del Pd, con 22 pagine di insulti attribuiti al sottoscritto, e l’altra dell’ormai famoso “utile idiota/disonesto”, attribuitomi da Tagliani, senza che io abbia mai proferito o scritto tali insulti. Aggiungo che il Carlino, finora, si è rifiutato di pubblicare la mia replica, inviata prima alla redazione, poi al direttore con lettera aperta.
Riguardo ai contratti di servizio, oggi il sindaco in consiglio comunale ha dichiarato di avere tutta la corrispondenza dell’epoca tra me e lui, ma non l’ha esibita.
Ebbene lo faccio io, con una delle lettere inviate a Tagliani sull’argomento nell’autunno del 2001, dopo che egli mi estromise dal tavolo del negoziato con Hera, poiché Chiarini non riusciva a far passare le sue pretese (vedere il documento allegato intestato Agea, con l’appunto scritto di pugno da Tagliani, che affida i contratti a Luca Tortora e Fulvio Rossi).
Dalla lettera allegata emergono chiaramente le mie segnalazioni riguardo alle diverse carenze contrattuali ed all’assenza di allegati tecnici importanti. Nel merito del contratto di illuminazione pubblica spiccano, tra l’altro, il prezzo a punto luce da me indicato (200 mila lire rispetto a 246 mila richieste da Chiarini) e la proposta di rinegoziazione periodica del canone di utilizzo dei cavidotti da parte di Hera. I documenti in mio possesso, al riguardo, sono numerosi e a disposizione dei quotidiani interessati.
Non ho mai approvato, tanto meno firmato, quei contratti di servizio, deliberati in consiglio un anno dopo la mia estromissione. Chiarini dunque ha mentito ed il Carlino ha nuovamente ospitato menzogne, sparse da chi le usa al posto della buona politica. Ma Ppf non ne lascerà passare una.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale PpF