



di Valentino Tavolazzi*
Dopo la svendita delle reti del gas ad Hera ed il riconoscimento di un presunto debito, vecchio di dieci anni, l’avvocato Tagliani ed il Pd fanno un altro regalo all’azienda del cuore. Si tratta di un terreno di 11.700 mq di proprietà del Comune, sito in via Diana, sul quale Agea costruì il capannone “Karen B” e l’annesso impianto di trattamento dei rifiuti speciali, conferiti dalle aziende della provincia. La proprietà dell’area non fu mai ceduta ad Agea, nemmeno quando Hera la incorporò nel 2004. Attualmente dunque il terreno è di proprietà del Comune, mentre l’impianto di trattamento dei rifiuti speciali, insistente sulla medesima area, fu trasferito ad Hera nel 2004.
Ora la multi utility bolognese, a distanza di otto anni dall’incorporazione di Agea, vorrebbe portarsi a casa l’ettaro abbondante di terreno, con una sporta di ceci. E il Comune, subalterno, si adegua, accontentandosi di 26 euro al mq, per un area industriale urbanizzata che ne vale almeno il triplo.
Un regalo di mezzo milione di euro, dopo quello fatto ad Hera l’anno scorso (1,5 milioni per la chiusura della discarica di Cà Leona, pagamento sottoposto da Ppf all’attenzione della Corte dei Conti), oltre a quello del 2009, quando Tagliani cedette ad Hera le reti del gas, sottovalutandole rispetto al mercato ed accettando in permuta azioni, già in odore di crollo in borsa. Egli in tal modo diede origine ad una perdita, per il patrimonio comunale, di decine di milioni di euro.
Non vi è dubbio che da quando Tagliani è sindaco, Hera a Ferrara faccia affari d’oro. I ferraresi, al contrario, molto meno. Da un lato, infatti, perdono pezzi strategici di beni comuni, svenduti anche ai privati che detengono oltre il 40% del capitale di Hera. Dall’altro pagano le tariffe più alte in regione per acqua e rifiuti, regalando dividendi sempre agli stessi privati.
L’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla gestione rifiuti in Italia, indica Ferrara come la città emiliano romagnola più cara, con una spesa media annua per la Tia di 313 euro, molto superiore alla media regionale di 242. Al tempo stesso, nella classifica della raccolta differenziata, Ferrara si piazza in penultima posizione con il 44,7%.
Avanti così!
*Consigliere comunale Ppf