



di Angelo Storari
Ieri sera a Bologna i ferraresi Valentino Tavolazzi ed Angelo Storari, di Progetto per Ferrara, in quanto candidati del Movimento 5 stelle per la tornata elettorale appena conclusasi, hanno partecipato con diritto di voto all’assemblea che doveva scegliere tra i candidati Sandra Poppi di Modena e Andrea Defranceschi di Bologna che sarà quello che affiancherà Giovanni Favia in consiglio regionale.
Favia infatti pur avendo come da normativa, diritto di scegliere a quale seggio rinunciare, essendo stato presentato come candidato nel listino provinciale oltre che candidato presidente, su entrambe le provincie ed avendo ottenuto su entrambe le piazze migliaia di preferenze, aveva rimesso la scelta nelle mani del Movimento.
Una strategia innovativa, rivoluzionaria per la politica nazionale, frutto di decisioni e di regole auto imposte nell’ottica della trasparenza e democrazia che guida la nuova formazione politica.
Decisioni prese a maggioranza, nella discussione e con il dialogo, non nelle segreterie di partito.
Dei 39 delegati presenti in rappresentanza della base, sui 40 aventi diritto ma in una sala comunque stracolma (oltre 100 persone che pur non essendo grandi elettori erano presenti come uditori), dopo un dibattito sereno, domande e risposte rivolte ai due interessati da tutte le province, un dibattito scevro da teorie campanilistiche sulla rappresentanza dei territori e da pregiudizi, il voto ha individuato in Andrea Defranceschi il candidato prescelto dall’assemblea, con un voto libero, segreto e secondo coscienza.
Ribadita da entrambi i candidati e da Giovanni Favia, la volontà di rimettere al Movimento la determinazione della retribuzione per il loro lavoro di Consiglieri e di rifondere la restante quota per iniziative politiche e battaglie a difesa dei cittadini che il Movimento perseguirà.
Fermo restando ovviamente la proposta di Legge che verrà depositata appena possibile, di riduzione delle retribuzioni (legga anticasta).
Ribadita la decisione di Favia e di tutti gli altri, di sottoporsi ogni 6 mesi a verifica da parte del Movimento e rassegnare immediatamente dimissioni in caso di sfiducia, nonchè la volontà di rinunciare alla cospicua cifra (potrebbe aggirarsi nei 5 anni ad 800.000 euro) che spetterebbe di rimborso elettorale. La volontà del popolo italiano espressa da un referendum, di eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, aggirata da una legge che lo chiama “Rimborso elettorale” va rispettata senza trucchetti e siamo l’unica forza in campo che lo farà. “Sono denari dei cittadini e noi non li vogliamo”, ha detto Favia.
Sandra Poppi resterà ovviamente al servizio del Movimento, rappresentando comunque una eccellente ed importante risorsa che troverà sicuramente altri modi per essere valorizzata.
Angelo Storari
Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle