



di Valentino Tavolazzi
L’ex assessore Polastri, anche da decaduto, continua a giocherellare con il pallottoliere dei numeri pubblici. La sua ultima stima del debito comunale (144 milioni di euro) non tiene in alcun conto le perdite future derivanti dall’operazione Dexia Crediop, più volte segnalata all’attenzione dei lettori.
Prima che la fine della legislatura azzerasse la sua delega al bilancio, concessa dal generoso Sateriale, egli si era ben guardato dal chiudere i pestiferi derivati Dexia, che porteranno al Comune perdite da capogiro, e nemmeno aveva comunicato ai cittadini l’ammontare della presunta perdita 2009, legata a quell’operazione.
Da buon politico di lungo corso, non dico senza mestiere, ma certamente privo di specifiche competenze in materia, Polastri ha sempre annacquato quella perdita nel mare degli interessi passivi pagati dal Comune a fronte del debito complessivo. L’ex assessore allo “sbilancio” è parso non in grado di separare debiti certi (e relative rate di ammortamento in conto capitale ed in conto interessi), dalla potenziale perdita che scaturirà dai derivati Dexia.
Se non può incaricarsene lui, per le ragioni sopra esposte, sia la ragioneria generale del Comune a effettuare tale semplice operazione, invece di riproporre numeri aggregati, incomprensibili ai più.
Ci venga detto, in buona sostanza, quale effetto economico specifico avrà l’operazione Dexia sui bilanci 2009, 2010, 2011 e oltre, al tasso euribor sei mesi attuale, separandolo dagli interessi pagati sui debiti. Poi, se le condizioni di tasso muteranno, anche le previsioni verranno aggiornate.
E’ chiaro il quesito? Grazie per la risposta.
Speriamo infine che Tiziano Tagliani, appena può, chiarisca la faccenda e ne tenga conto anche per le prossime nomine.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara