



di Valentino Tavolazzi
In Francia l’Ordine dei Medici ha chiesto al proprio governo di non costruire nuovi impianti di incenerimento.
l’Istituto superiore di Sanità inglese ha sancito inequivocabilmente che chi abita nelle vicinanze degli impianti di incenerimento e’ più esposto a malattie tumorali.
La Provincia di Torino e la Trm (società che si propone di gestire il mega inceneritore del Gerbido) ha commissionato al Politecnico di Torino un prezziario, per sapere quanto costa alla sanità pubblica un malato (bronchite cronica, di tumore ai polmoni, di infarto, ecc) causato dalle emissioni prodotte dalla combustione dei rifiuti.
L’Arpa in Piemonte ha redatto uno studio epidemiologico su tutta la Provincia sud di Torino ed ha verificato (qualora ve ne fosse bisogno) che là si vive in una situazione ambientale compromessa.
A Ferrara nessuno indaga sulla situazione sanitaria di Cassana e Porotto.
Nessuno si muove per accertare la sicurezza sanitaria nel quadrante est, dove è stata accertata una contaminazione della falda da CVM pari a 166 mila microgrammi/litro contro un limite di 0,5.
Nessuno indaga sulle responsabilità delle contaminazioni di Via del Lavoro.
Nessuno parla dei vecchi maceri riempiti con i rifiuti e delle vecchie discariche abusive, emerse durante la riunione di Progetto per Ferrara al Melo, sopra le quali oggi si coltiva il grano che poi finisce sulle nostre tavole!
Nessuno dà risposte sull’importazione dei rifiuti cosiddetti speciali da fuori provincia, in gran parte destinati ad alimentare l’inceneritore di Cassana.
Perché i candidati sindaci tacciono? Forse Ferrara non è più nella democratica regione rossa? Ha forse emigrato nel peggiore omertoso sud?
Le Istituzione sono tutte al mare?
Dove sono i mezzi di informazione?
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara