



Martedì sera, ore 21.00, ridente località di Cona, frazione di Ferrara.
Famosa per l’ospedale iniziato 18 anni fa (ormai maggiorenne) e non ancora terminato, e nemmeno antisismico in parte.
Circolo Arci-Casa dei lavoratori.
All’ingresso in bacheca, tra manifesti di Tagliani e campagne di tesseramento al PD, spunta ancora un avviso “Martedì ore 21 sala prenotata da Progetto per Ferrara, Valentino Tavolazzi.
La sala era stata prenotata da tempo, costo concordato per l’affitto 25 euro dalle 21 alle 23. Comunicati stampa ai giornali fatti? Si fatti. Volantinaggio nel quartiere, fatto. Auto con pubblicità sonora e camper del candidato sindaco la mattina, con megafono, fatto? Si fatto.
Il sottoscritto e Tavolazzi arriviamo, ore 20,30 circa, e ci apprestiamo all’ingresso.
Subitamente un signore di una certa età si palesa: “sono Zappaterra, il Presidente del circolo, siete voi quelli di Progetto per Ferrara? Voi stasera qui non parlate, dovete andare via.”
Richiesta di spiegazioni. “Il gestore del circolo non aveva capito bene, non aveva capito che si trattava di politica, voi qui non potete venire a parlare, qui vengono solo quelli che non sono contro questa amministrazione”.
Le proteste non sono valse a nulla, siamo stati cacciati. La gente nel frattempo arrivava per ascoltare il dibattito-conferenza e alcuni, peraltro dopo aver assistito alla discussione, si sono allontanati scuotendo la testa.
Il presidente non ha voluto sentire ragioni. “qui viene solo chi piace a noi, voi siete contro e quindi ve ne dovete andare”
Fortunatamente la temperatura non era rigidissima e con i pochi astanti abbiamo improvvisato una riunione all’aperto.
Questa è la casta, l’Arci, la creatura di Maisto ora assessore alla cultura? Chiediamo al vice sindaco designato da Tagliani, questi sono i democratici del PD?
Arci che ogni anno, attraverso le tante associazioni ramificate e iniziative, percepisce dall’amministrazione comunale denari pubblici e non pochi.
La Casta che non ama essere criticata, che colloca i suoi uomini, i fedeli, che premia l’appartenenza e non il merito, che sta trascinando questa città al declino. Questi che dovrebbero essere in teoria i progressisti, o sono conservatori mascherati?
Solo chi appartiene, i figli dei figli, i nipoti e gli amici hanno possibilità, posti, lavoro, carriere? La mobilità sociale, le pari opportunità per tutti, i valori sanciti dalla costituzione dei nostri padri, che fine hanno fatto?
E’ questa la democraticità, c’è tanta paura dei confronti, del faccia a faccia sui programmi che abbiamo chiesto tante volte? La sola tecnica elettorale che abbiamo sentito sino ad ora è quella di far circolare malignità e dicerie infondate per screditare il candidato sindaco. Abbiamo diritto, pagando come sempre abbiamo fatto, a tariffe la cui variabilità farebbe impazzire un contabile, ad usufruire di queste sale oppure no?
Questo è tutto quello di cui è capace il potente partito?
Progetto per Ferrara è la sola voce libera, fuori dal coro, in questa città.
Questa sera, mercoledì, siamo a Boara, incontro con i cittadini. Appello anche per la raccolta firme per la presentazione della lista dei candidati (obiettivo 550 firme, anche se il numero minimo per legge è 350). Sabato e domenica la raccolta firme prosegue sia in centro (via Garibaldi 46) e alla Vulandra (Parco Urbano) mattina e pomeriggio.
Angelo Storari
Progetto per Ferrara
Lista civica certificata Beppe Grillo
www.progettoperferrara.org