16 Ott, 2010
Avrà mai fine la Saga del Quadrante Est di Ferrara?
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




di Roberto Zambelli
L’obiettivo degli estenuanti e inconcludenti incontri sul quadrante est di Ferrara, organizzati al Melo dall’amministrazione, è quello di confondere le acque e di dilatare i tempi all’infinito. A cosa serve un’indagine epidemiologica estemporanea a base soggettiva e per di più con bassi numeri, se non per concludere che non è statisticamente attendibile ergo per cui non ci sarebbero particolari rilevanze sanitarie da prendere in considerazione? E anche quando ci fossero esiti eclatanti cosa potremmo fare di più di quello che già oggi dovremmo già aver fatto ormai da tempo? I fatti sono inoppugnabili:
1) Le discariche ci sono e sono senza confinamento alcuno sia sotterraneo sia in superficie e purtroppo fanno parte della nostra storica scarsa attenzione all’ambiente!
2) Il CVM c’è! Eccome!
3) Altre schifezze ci sono! Eccome!
4) Le falde inquinate, e continuamente alimentate dal percolato delle discariche, stanno progressivamente diffondendo l’inquinamento per tutto il loro sviluppo sotterraneo e ogni perdita di tempo peggiora in modo irreversibile la situazione.
5) I cittadini che ignari hanno acquistato case (la casa della loro vita) senza che nessuno (io direi in modo criminale) li avvertisse del danno e dei rischi cui andavano incontro ora si trovano a dover subire la beffa di queste imbarazzanti riunioni per essere presi ulteriormente in giro (un eufemismo?) dai vari relatori che a turno si presentano al Melo spesso in modo raffazzonato e senza dati pregnanti.
6) Lo stesso comune ha fatto manovre e avviato transazioni di scambio sui terreni e sulle relative concessioni essendo ben consapevole di cosa c’era sotto.
7) Alcune categorie professionali e alcune associazioni di categoria che civilmente e responsabilmente dovrebbero intervenire per denunciare la situazione si limitano, quando va bene, a tacere.
8) Il Dott. Gasparini e chi con lui sono esausti, ma non mollano e, nonostante questo, vengono loro negati gli atti che dovrebbero invece essere pubblici.
9) A sentire i tempi ipotizzati l’altra sera per la conclusione di questa indagine sembrava di rivivere l’incubo delle date di Cona sempre ed ulteriormente spostate in avanti: “questo percorso finirà forse, diciamo a fine 2011?” hanno detto rivolti in modo interrogativo e quasi supplichevole al pubblico come a chiedere conforto quando appena tre mesi prima erano stati possibilisti, illudendo i convenuti su una chiusura rapida dell’indagine in tempi dell’ordine di pochi mesi!
10) I dati dell’inchiesta non saranno pubblici e saranno comunicati, almeno per quanto riguarda L’Istituto Superiore di Sanità, in via riservata alla regione che è commissionaria della convenzione.
11) La convenzione dell’ISS con la regione scadrà a fine anno e forse (????) potrà anche essere rinnovata forse… ma non si sa.
Potrei andare avanti ma mi fermo per fare una mia proposta del tutto personale, che, se fossi un cittadino del quadrante est, cercherei di condividere con gli altri compagni di sventura:
– Basta essere presi in giro! Smetterla di buttare soldi dalla finestra per subire come cittadini questi costosi siparietti di ipocrita buona volontà.
– I cittadini possono e forse debbono rifiutarsi di aderire ad un’indagine che non ha senso in quanto si sa già cosa c’è sotto e quindi è ora di passare ai fatti concreti.
– Consultare chi davvero si intende di bonifiche ed iniziare da subito le indagini e le operazioni che portino ad una soluzione, se non definitiva, almeno accettabile da un punto di vista sanitario, avendo un progetto realista in mente e mantenendo una continua e reale trasparenza su ogni azione intrapresa o in itinere.
– Non ci sono i soldi? Allora si chieda lo stato di calamità e si intervenga seriamente mettendo fine alla beffa di queste ulteriori, estenuati e più che imbarazzanti meline fatte esclusivamente a scapito di chi ci rimette la propria integrità fisica e la propria salute.
Roberto Zambelli
Progetto per Ferrara – M5S