



di Valentino Tavolazzi*
La frittata è ancora sul fuoco, i miasmi nel M5S aumentano e sono sempre più insopportabili. Dopo la cantonata presa da Grillo su Ferrara e Cento, dopo l’intervento a gamba tesa di Casaleggio su Pizzarotti, per impedirgli di esercitare le sue prerogative di sindaco, ora c’è la scomunica non spiegata di Poppi a Modena. Da mesi si aggiunge danno a danno, con perseveranza non comune. I riflettori dei media sono sul M5S, ne hanno favorito l’ascesa nel consenso popolare (condizione necessaria ma non sufficiente per farlo maturare), ma ne hanno anche messo a nudo fragilità e deficit di democrazia interna.
Mancano pochi mesi alle elezioni politiche e non sono ancora noti criteri e modalità per completare il programma nazionale del M5S e per la scelta dei candidati. Il portale è inadeguato ed “il governo del Movimento nelle mani degli utenti della rete” resta una frase vuota, scritta nel non statuto. Cosa andremo a fare in Parlamento? Sono i post sul blog di Beppe le nostre scelte politiche su economia, lavoro, affari esteri, diritti civili, welfare, bilancio dello stato, europa? Quando si comincia a produrre la politica nazionale del M5S in rete?
Siamo in ritardo, bisogna guardare avanti, correndo. Centinai di migliaia di cittadini non vogliono che il progetto politico M5S sia a scadenza come il latte (nel lungo periodo sì), nè un esperimento di marketing politico. Se anche Grillo e Casaleggio non lo vogliono, si diano una mossa per farlo camminare con le sue gambe. Prima o poi (spero tardi) loro non ci saranno più. Gli appuntamenti con la storia politica del paese incombono. Bisogna far crescere i cittadini che, in servizio civile e a tempo, andranno a fare i sindaci, i deputati, i consiglieri regionali ed i presidenti di regione. Pensate a tutto voi, Grillo e Casaleggio? O volete farvi aiutare dai cittadini cinque stelle?
* Consigliere Comunale-Progetto per Ferrara
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