



Gruppo consigliare Progetto per Ferrara
Ferrara 20/12//2011
Al Presidente del Consiglio Comunale
di Ferrara
OGGETTO: Risoluzione derivato Dexia
Il Consiglio Comunale di Ferrara
Premesso che
- · in data 2.5.11 Progetto per Ferrara aveva presentato in consiglio comunale l’ennesima risoluzione che impegnava il sindaco e la giunta a chiudere immediatamente il derivato Dexia e che contro di essa, avevano votato Pd ed alleati, mentre i gruppi di opposizione avevano votato a favore;
- · analoga proposta di chiusura anticipata del derivato era stata formalmente avanzata in consiglio comunale con una risoluzione in data 28.9.09, a favore della quale avevano votato tutti i gruppi di opposizione;
- · alla citata risoluzione, erano seguiti in data 4.2.10 un emendamento Ppf al bilancio preventivo 2010, bocciato dalla sola maggioranza e in data 23.3.11 un emendamento Ppf al bilancio preventivo 2011, di nuovo bocciato dalla maggioranza e dal gruppo Prc/Pdci;
- · il contratto derivato Dexia comporta per il 2011 un flusso negativo calcolato dalla giunta in 529 mila euro nel primo semestre e 414 mila euro nel secondo, per un totale anno di 943 mila euro;
- · il medesimo contratto aveva prodotto nel 2010 un flusso negativo di 1,2 milioni di euro;
- · l’emorragia prevista dalla giunta per il 2012 si attesta a 767 mila euro;
- · il risultato negativo dell’operazione, a partire dalla sua accensione, ammonta a -807 mila euro a tutto il 2011 e, in assenza di risoluzione anticipata, a -1,6 milioni di euro a tutto il 2012;
- · la diminuzione in atto del tasso di riferimento del derivato (euribor sei mesi) penalizza il Comune ed avvantaggia la banca;
· In data 28.10.08 Ppf aveva dichiarato pubblicamente: “Anche se nessuno può prevedere come si muoverà l’euribor nel lungo periodo, è facile capire che la nuova soglia-rischio del 4,24%, invece del 2,85% in vigore fino al 31.12.09, è assai più pericolosa per l’Ente. Questo infatti dovrà pagare alla banca, fino al 2019, il tasso fisso del 4,14% sul debito sottostante, se l’euribor sarà inferiore o uguale al floor 4,24%. Le dichiarazioni positive di Polastri dei giorni scorsi, riguardo al presunto utile dell’operazione, si basano su una previsione fino al 2019 di tassi superiori alla soglia del 4,24%. Una aspettativa tanto ottimistica quanto poco prudente. Il milione mezzo di euro incassati tra il 2002 ed il 2003, spacciati per “utile” da Polastri, sono tutt’altro che certi e definitivi.”;
- · in data 7.4.09 Ppf aveva dichiarato pubblicamente “Coraggio Polastri, chiudi quel contratto nell’interesse dei cittadini”;
- · in data 16.9.09 l’assessore al bilancio Roberto Polastri aveva dichiarato in commissione che “nessun negoziato con la controparte è mai stato avviato, in merito alla possibile ristrutturazione o estinzione dello swap” e che “Non ci sono i presupposti per aprire un negoziato con Dexia Crediop riguardo allo swap”;
- · in data 17.9.09 Ppf aveva dichiarato pubblicamente “quel contratto ragionevolmente perderà nel 2010 qualcosa come un milione di euro.”
- · in data 30.11.09 Ppf aveva dichiarato pubblicamente che “occorre chiudere la falla del derivato Dexia Crediop (un milione di perdita prevista nel 2010)” anche perché i flussi negativi pagati regolarmente alla banca a partire dal 2009, stavano sottraendo risorse alla chiusura del derivato;
- · il 15.2.10 Ppf aveva pubblicamente dichiarato: “Nel 2010 lo strumento finanziario a rischio costerà alla collettività ferrarese 1,1 milioni di euro”. I fatti si sono incaricati di darci ragione;
- · ciò nonostante, durante la discussione di bilancio preventivo nel marzo 2011, la giunta, per bocca del nuovo assessore al bilancio Luigi Marattin, persisteva “con rinnovato approccio” nel sostenere che i tassi erano in movimento, e che pertanto nessuno poteva fare previsioni. L’assessore inoltre se la prendeva con i “piccoli gruppi, in cerca di visibilità, che non dovrebbero impartire lezioni, tantomeno spacciare per competenza tecnica il desiderio di attirare l’attenzione”. E con tenacia, tanto diabolica, quanto politicamente ed economicamente dannosa per i cittadini, definiva “falsità” le dichiarazioni di Progetto per Ferrara, che in quel momento aveva la colpa di stimare la perdita complessiva del derivato al 30.6.2011, in circa 400 mila euro. E ancora una volta i fatti si sono incaricati di darci ragione;
- · nello stesso periodo, esattamente in data 24.3.11, Progetto per Ferrara aveva pubblicamente dichiarato: “Il Comune nel 2010 ha speso 1,2 milioni di euro, più di quanto previsto da Ppf. Nel primo semestre 2011 pagherà un altro mezzo milione e prevediamo almeno 3-400 mila euro nel secondo semestre. A fine anno, da quando è stato acceso il derivato Dexia, definito dal Pdl una “porcata”, sarà in perdita totale di 7-800 mila euro”. E ancora una volta i fatti si sono incaricati di darci ragione;
- · ciò nonostante, ancora nel luglio 2011, la giunta per bocca dell’assessore al bilancio Luigi Marattin, in omaggio ad una nuova politica improntata alla verità ed alla trasparenza dichiarava pubblicamente: “l’unica verità inconfutabile è che al 31/12/2010 il derivato ha fornito ai cittadini ferraresi vantaggi complessivi per quasi 135.000 euro”;
impegna il sindaco e la giunta
- · a risolvere immediatamente il derivato, alle migliori condizioni possibili, utilizzando risorse provenienti dalla alienazione di patrimonio (immobili, partecipazioni) per l’importo necessario.
- · a destinare le risorse indicate a bilancio 2012, per il pagamento dei flussi negativi previsti (pari a circa 767 mila euro), alla riduzione equivalente dell’aumento dell’addizionale Irpef, per le fasce di reddito più basse, iniziando dall’ultima (la più bassa).
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara