21 Mar, 2011
Bilancio Comunale 2011: Risoluzione problemi ambientali
Inserito da: PpF In: Risoluzione




Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Ferrara
OGGETTO: Risoluzione problemi ambientali. Bilancio 2011
Il Consiglio Comunale di Ferrara
rilevato che
- nel bilancio preventivo 2011 non sono stati stanziati fondi per le politiche ambientali, pur soffrendo la città di gravi problemi di inquinamento di aria, suolo, acqua;
preso atto che
- l’assessore all’ambiente Zadro ha chiuso l’assemblea dei cittadini del quadrante est, tenutasi al Melo nell’ottobre 2010, dichiarando “Si è perso tempo e sono stati commessi errori”;
- in quell’assemblea era palpabile la preoccupazione per la salute, alla luce dell’inquinamento accertato da Cvm (cloruro di vinile monomero, cancerogeno) nelle falde acquifere dell’area;
- negli ultimi decenni si é consentito l’espansione e la costruzione di migliaia di alloggi a est, nei pressi di una vera e propria bomba chimica, nella quale rifiuti urbani, mescolati a scarti e rifiuti tossico-nocivi dell’industria chimica, hanno avvelenato le acque sotterranee dell’intero quadrante;
- a partire dagli anni ‘60 il Comune sapeva dell’esistenza di due discariche e dai primi anni 2000 della pesante contaminazione da Cvm nelle falde, dunque del grave rischio per la salute dei residenti;
- nonostante ciò sono state concesse agibilità, sia pur vincolate, a villette sorte ai bordi della discarica ed autorizzate nuove costruzioni residenziali e non (la più significativa quella dell’asilo del Salice), come se nulla fosse conosciuto in merito alla contaminazione;
- l’inquinamento da Cvm nella falda, causata dalle discariche di rifiuti urbani ed industriali, è talmente pesante e rischioso per la salute, da avere pochi eguali nel paese. Tra la fine del 2004 ed i primi mesi del 2005, il professor Gargini, incaricato dal Comune, dimostrava la presenza di Cvm lungo tutta la fascia ovest di via Carretti, comprese le abitazioni in fondo a via Frutteti e tra queste e la discarica a sud. Le indagini quantificavano in 166.036 microgrammi/litro (limite di legge 0,5) il Cvm nella falda semi confinata, record assoluto ferrarese, mai riscontrato nemmeno sotto il petrolchimico (gli altri casi noti sono a Pontelagoscuro e in via del Lavoro).
- il caso del quadrante est ha dunque le proporzioni di un vero e proprio disastro ambientale;
- l’assenza di risorse messe a disposizione per fronteggiare quanto sopra descritto, é in netto contrasto con le politiche ambientali dichiarate dall’Amministrazione nei documenti: Progettazione e attuazione del Sistema di Gestione ambientale del Comune di Ferrara; Politica ambientale secondo regolamento EMAS 761/01; “Politica Ambientale aggiornata del Comune di Ferrara” in cui, tra l’altro, è contemplata l’adesione alla Carta di Aälborg e al regolamento comunitario EMAS (CE/761/2001), e si prevede di “incrementare l’efficienza della gestione dei procedimenti di bonifica comunali”;
- sono trascorsi molti anni da quando è emersa la grave contaminazione (almeno sette), nei quali si sono realizzate quasi esclusivamente indagini, a volte ripetute;
- oltre al quadrante est sono a nostro avviso prioritari altri procedimenti di bonifica relativi a siti la cui contaminazione, anche grave, è stata segnalata da Progetto per Ferrara nel dossier datato luglio 2010: oltre all’area ex-Camilli, rilevata dal comune nel 2010, con destinazione collegata al sistema turistico-culturale imperniato sul Museo della Shoah, segnaliamo le aree urbanizzate di via del Lavoro; l’ex inceneritore di via Conchetta e la discarica nel Parco Urbano; le aree coltivate nei pressi dell’ex discarica Ca’ Leona, via del Melo, via Santa Lucia, via Giuseppe Fabbri, via Padova, via delle Bonifiche, via Sammartina; la discarica di via Ro, di Aguscello; di via Talassi, di Pontelagoscuro (Cvm via Montefiorino, via della Pace);
Impegna il sindaco e la giunta
- a predisporre la mappa di tutti i siti inquinati noti, oggetto o meno di procedimenti di bonifica, e a proporre al consiglio comunale un piano sostenibile di investimenti ed interventi tesi alla loro messa in sicurezza e/o bonifica;
- a predisporre quanto prima le modifiche necessarie ai bilanci 2011-13, allo scopo di rendere disponibili, anche con smobilizzi di cespiti e titoli, oltre che finanziamenti regionali e statali, risorse idonee per avviare e completare le azioni necessarie al risanamento dei siti citati;
Valentino Tavolazzi
Capogruppo Ppf