



Ci aspettavamo che il bilancio consuntivo 2011 del Comune venisse illustrato ai cittadini dall’avvocato Tagliani e dal professor Marattin, in una affollata assemblea alla sala Estense, come avevano fatto in occasione del preventivo 2011 e 2012. Ma si sa, questa classe politica è più incline alle promesse da marinaio che ai buoni risultati. Per questo i due hanno preferito disinformare i ferraresi in una conferenza stampa, tenuta qualche giorno fa tra pochi intimi, piuttosto che ammettere i deludenti risultati di fronte ai cittadini. “Il consuntivo del 2011 si chiude con un avanzo di un milione e 268 mila euro”, é stato l’orgoglioso annuncio mediatico di Marattin. Non una parola sul fatto che l’avanzo è la somma del disavanzo di competenza 2011, pari a -3,69 milioni, più il risultato della pulizia dei residui, +4,94 milioni, che sono somme da incassare e/o pagare degli esercizi precedenti.
In altri termini Tagliani e la giunta, insieme a Pd, Idv e satelliti, hanno “fatto bilancio” con le pulizie di Pasqua. Vediamo i dettagli.
Nel corso del 2011 hanno deciso spese correnti per 120,06 milioni (compreso il rimborso mutui), disponendo di soli 113,64 milioni di entrate accertate. Hanno pertanto utilizzato il 75% degli oneri di urbanizzazione (3,66 milioni), sottraendoli agli investimenti, oltre a 1,94 milioni di avanzo 2010. Ciò nonostante il risultato corrente è in disavanzo per -0,818 milioni di euro. Parimenti nel bilancio straordinario, la maggioranza ha impegnato spese per 16,69 milioni, pur disponendo di soli 9,81 milioni di entrate accertate per spese in conto capitale. Ha perciò utilizzato 4 milioni di avanzo straordinario dal 2010 (vendita di Foro Boario), non evitando il disavanzo di -2,87 milioni di euro.
Dunque il disavanzo di competenza è pari a –3,69 milioni, nonostante siano stati utilizzati tre quarti degli oneri di urbanizzazione e tutto l’avanzo 2010 (5,94 milioni). Per far tornare i conti Tagliani ha dovuto cercare qualche milione tra quelli contabilizzati negli anni precedenti (residui da pagare o incassare). Ne ha trovati 4,94 che sommati al disavanzo di competenza, portano il risultato sbandierato da Marattin a 1,25 milioni positivi.
Questa è la verità che non è stata spiegata ai cittadini. Ma quanto sono affidabili quei 4,94 milioni da pulizie di vecchi residui? A quali vicende si riferiscono e a quali anni? Lo abbiamo chiesto a Marattin in commissione bilancio ed attendiamo risposte.
Per il derivato Dexia il Comune ha speso nel 2011 un milione di euro, quanto previsto da Ppf un anno fa in consiglio comunale. Nel 2012 Tagliani spenderà altrettanto. Se a questi importi sommiamo quanto speso nel 2010 (1,2 milioni), arriviamo a oltre 3 milioni, cioè quanto serviva alla fine del 2009 per chiudere la sciagurata operazione. Ppf, a partire dal 2009, lo aveva chiesto in tutte le sedi, con risoluzioni, emendamenti, interventi sulla stampa. Ma allora il Pd sosteneva che il derivato produceva utili. Ora pende un nostro esposto alla Corte dei Conti, presentato insieme alla Lega.
Tagliani ed il Pd hanno bruciato oltre 3 milioni di euro senza estirpare il tumore del derivato. Oggi per chiuderlo servono 4 o 5 milioni, e loro non sanno come uscirne. Intanto i cittadini vengono salassati da Imu e Irpef alle stelle. Questo è il modo in cui amministrano la città. Ma per fortuna il cambiamento avanza.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara