29 Nov, 2009
Bilancio comunale: spendere meno, spendere meglio
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro




Pubblicata da Estense.com
di Valentino Tavolazzi
Il tradizionale lamento del sindaco di Ferrara sui tagli del governo, in occasione del bilancio preventivo del Comune, non si è fatto aspettare. Pur non essendo infondato, appare utilizzato anche da Tagliani al solo scopo di eludere il tema spinoso del taglio della spesa corrente, non più rinviabile, del cambiamento delle priorità politiche che la indirizzano, della necessaria riduzione del debito. Nell’attuale crisi economica sindaco e giunta, sostenuti dalla maggioranza, forse dovrebbero passare dal lamento alla progettualità, magari ricercando un rapporto più costruttivo con l’opposizione.
Ora Tagliani dovrebbe dimostrare quel coraggio che sovente vanta, ridisegnando la struttura della spesa corrente, agendo sul debito e rilanciando gli investimenti.
Alcune leve da utilizzare Ppf le ha indicate da tempo: blocco del turnover; politiche retributive sobrie e premianti il merito, invece della subalternità; incremento della progettazione e della direzione lavori delle opere pubbliche interna al Comune (considerato il trend in forte calo); taglio delle parcelle a terzi; valorizzazione delle professionalità interne ed azzeramento delle consulenze; ottimizzazione degli acquisti e degli appalti, affinché i cittadini non paghino le conseguenze di gare non fatte o fatte male, oppure di contratti e capitolati a maglie larghe; taglio delle elargizioni clientelari e a pioggia ad associazioni che non rendicontano le spese e/o non dimostrano l’utilità collettiva delle attività svolte; revisione dei contratti di servizio di Hera, in merito a spesa, entrata, tariffe, controllo qualità; revisione del contratto calore e taglio dell’attuale spreco (alte temperature, finestre aperte); taglio delle manifestazioni di puro intrattenimento, con scarse ricadute turistiche e/o commerciali; taglio dei trasferimenti al teatro comunale, ridimensionando programmi e calendario; aumento dei prezzi di biglietti ed abbonamenti; riduzione del finanziamento comunale alle mostre, grazie a sponsorizzazioni private, pena il ridimensionamento dei programmi; ristrutturazione delle rette di nidi e materne, allineandole al costo per le fasce ad alto reddito e diminuendole per le famiglie economicamente svantaggiate; aggiornamento dei fitti comunali. La lista delle proposte Ppf potrebbe continuare.
Sul versante patrimoniale occorre procedere al disinvestimento delle azioni Hera ed allo smobilizzo del patrimonio immobiliare (fabbricati, negozi, terreni…), per abbattere il debito, vero cappio al collo del bilancio. Occorre inoltre chiudere la falla del derivato Dexia Crediop (un milione di perdita prevista nel 2010).
Infine la manovra dovrebbe comprendere: la riqualificazione delle politiche incentivanti per l’economia e l’occupazione; il potenziamento della capacità progettuale interna, allo scopo di reperire maggiori finanziamenti da Stato e da Regione (più impegno degli assessori in tale direzione); ottimizzazione della spesa sociale e socio sanitaria, per aumentarne l’efficacia (più cittadini fruitori, maggiore qualità dei servizi) ed abbatterne il costo (taglio di sprechi ed inefficienze); maggiore controllo sulla conduzione delle società, soprattutto quelle da ripianare.
Dunque si tratta di varare non un bilancio di “galleggiamento” come sembra profilarsi, bensì una manovra di profonda revisione delle priorità, di riorganizzazione della macchina comunale, di ricerca di nuovi equilibri con le società ed i terzi, a vantaggio della collettività.
Purtroppo, già nella proposta di assestamento di bilancio 2009, al voto del consiglio comunale lunedì prossimo, non vediamo segnali positivi in tale direzione. Sconcertante appare, data la situazione, il riconoscimento dell’indennità di 20 mila euro l’anno (più di mille euro netti al mese), con fondi risparmiati nella gestione del personale, alla portavoce del sindaco, già ben remunerata da un inquadramento contrattuale ed una retribuzione medio alti.
Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf
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