09 Mar, 2011
Bilancio preventivo 2011, troppi toni propagandistici
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale|Circoscrizione 4




di Tommaso Mantovani
Come consigliere di circoscrizione, chiamato in questi giorni ad esprimere un parere sul bilancio preventivo del comune di Ferrara per il 2011, non posso condividere i toni propagandistici e contraddittori dell’Idv. Capisco che qualcuno si senta in campagna elettorale, ma preferirei che si collegasse e non si confondesse il piano amministrativo locale con quello politico nazionale, mantenendo dei distinguo. Non sono forse guidati da maggioranze, a dir loro, di segno opposto? Trovo invece che, a dispetto dei proclami, il bilancio preventivo della giunta comunale di Ferrara potrebbe essere tranquillamente varato da una giunta di centro-destra. In effetti, è proprio nelle politiche economiche che vengono a galla tutte le falsità della partitocrazia: due mega-coalizioni, uguali e contrarie, si affrontano a parole, ma usano poi le stesse strategie per conseguire il potere. I valori e le idee lasciano subito il posto ai budget e alle quotazioni in borsa: governano i rappresentanti degli azionisti e non dei cittadini.
A Ferrara, come nella finanziaria di Tremonti, i settori più tagliati risultano la cultura e l’ambiente, come se fossero un lusso di cui si può fare a meno: dimezzati i fondi per il Balloons festival e per i Buskers, sparirà probabilmente Internazionale e con fatica si farà una mostra ogni anno al Palazzo dei Diamanti. Bondi per fortuna si è dimesso. Aspettiamo Maisto. L’assessorato all’ambiente di Ferrara subirà un taglio del 67%. E non mi risultano altri fondi per la bonifica definitiva dei siti inquinati, come sarebbe il caso per il quadrante est o per la discarica di pneumatici di Cassana. L’assessora Zadro (dell’Idv) tace, esattamente come la ministra Prestigiacomo. Trova la differenza…tra il governo di Roma e la giunta di Ferrara. Altro esempio: qui, nel 2011, taglio totale dei fondi per l’associazionismo. Là, si è protestato contro Tremonti, che ha fatto retromarcia sul 5 per mille…Mi hanno detto, col solito refrain: “è colpa del patto di stabilità che impedisce gli investimenti e della manovra estiva che toglie risorse agli enti locali”. D’accordo, ma non può diventare un alibi: il Comune di Ferrara ha 158 milioni di euro di debito che arrivano da ben più lontano. In ogni caso, se i tagli devono esserci, deve valere per tutti, o ci sono figli e figliastri? A differenza di Modena, non si sono volute toccare le azioni Hera del comune, che da sole superano l’intera manovra di quest’anno. C’è un cartello “non disturbare” sulla porta della multiutility, sponsor ufficiale dei nostri amministratori…Tra un po’ all’ingresso della città avremo invece il cartello “Herara”…Ecco perché ho votato contro.
Tommaso Mantovani Consigliere di Circoscrizione PpF
Movimento 5 Stelle