



di Marco Monari
Sono stupito e amareggiato delle parole inaudite e fuori luogo del Presidente del Consorzio di Bonifica di Ferrara Daniele Vecchiattini e dalla conseguente polemica rinfocolata anche oggi sulla stampa locale di Massimiliano Fiorillo rappresentante dell’Italia dei Valori provinciale di Ferrara.
Mi corre l’obbligo chiarire alcuni punti, i due si scagliano infatti contro il Gruppo Regionale del Partito Democratico che sarebbe reo di “tradimento” nei confronti “del suo, dell’IDV” candidato Daniele Vecchiattini.
Ricordo a tutti che in Assemblea Legislativa, si è votata una rosa di nomi sulla base di una proposta proveniente dall’accordo tra le categorie professionali e giammai dai partiti politici. Una proposta che anche il gruppo del PD dell’Emilia-Romagna ha cercato di favorire con successo.
Secondo punto: è quantomeno bizzarro scoprire oggi che, invece, ci troviamo di fronte ad un candidato eletto Presidente di un Consorzio di Bonifica, etichettato come il candidato di bandiera del Partito dell’Italia dei Valori.
Dovrebbero quindi, nel caso, giustificare loro la confusione politico-istituzionale che hanno creato.
Terzo: risulta chiaramente dai verbali che, Vecchiattini ha ottenuto 22 voti a favore e con certezza assoluta posso affermare che tutti i 18 Consiglieri Regionali del PD presenti in aula al momento del voto, lo hanno correttamente votato.
Si evince altrettanto, sempre dal verbale, che è disponibile alla consultazione, l’assenza in aula del collega, unico Consigliere Regionale rappresentante dell’IDV in Assemblea Legislativa.
Morale, se Vecchiattini oggi, può fregiarsi del titolo di Presidente del Consorzio di Bonifica di Ferrara, anziché attaccare il PD e i suoi Consiglieri, deve ringraziarli, guardando meglio in casa propria.
Si parla poi spesso a sproposito di regole e, soprattutto dal Partito di Di Pietro, arrivano continuamente richiami alla trasparenza, alle valutazioni del merito e delle competenze, puntando il dito sulla occupazione da parte dei partiti (ovviamente sempre gli altri) di ruoli che correttamente spetterebbero invece alle competenze presenti nella società a vario titolo rappresentate.
Mi sorge spontaneamente una antica riflessione che risolve e sintetizza bene questa polemica destituita di fondamento: “chi predica bene…”.
Marco Monari, presidente del Gruppo Pd Regione Emilia-Romagna