05 Mag, 2014
Candidati a confronto: Monopolio Hera, Gare servizi, Progetto industriale
Inserito da: PpF In: Politica




Prosegue il confronto tra i programmi dei candidati sindaci di Ferrara, a cura di Ppf.
Quinto tema:
Monopolio di Hera, gare servizi pubblici locali, integrazione aziende pubbliche del territorio in unica azienda locale, governata da Comuni e cittadini, senza profitti né dividendi per privati. Investimenti, tariffe, qualità dei servizi.
Tagliani
http://www.taglianisindaco.it/wp-content/uploads/2014/02/Programma-integrale-TAGLIANI.pdf
“Ad Hera chiediamo di colmare il gap di comunicazione con la città che ha rischiato di indebolire il rapporto dei cittadini nei confronti dell’azienda e, in questo senso, rivendicheremo un ruolo di maggior peso per i soci pubblici al fine di migliorare non solo i servizi erogati, ma anche la governance interna. Nella nuova conformazione della governance –quella di una società assai diversa da quella di dieci anni fa- si giocherà il futuro del ruolo degli enti locali; su questo è necessario un confronto che non si deve limitare nel chiedere ai sindaci di stare in Hera per difendere lavoro, investimenti, tariffe ed al tempo stesso di uscire da Hera non condividendone gli obiettivi e talvolta i metodi, ma di una più ampia riflessione sui servizi. In questa ottica intendiamo recuperare e difendere il tema dell’acqua come bene comune, impegnandoci dunque sin dalla prossima legislatura ad aprire un percorso partecipato di discussione che coinvolga cittadine e cittadini, i comitati e le altre amministrazioni comunali interessate, in vista della scadenza dell’affidamento del servizio idrico integrato prevista per il 2024. Immaginare il superamento progressivo degli inceneritori. Superamento degli impianti tecnologicamente più obsoleti e del governo di quelli più avanzati. ” Proposta insufficiente, debole sul versante del superamento del monopolio Hera, priva di progettualità industriale. Confermate le strategie del passato.
Morghen
http://movimento5stelleferrara.wordpress.com/programma/
“Recepimento nello statuto comunale del principio acqua bene comune, diritto umano universale. Sviluppare una gestione del servizio idrico integrato (SII) improntata a modelli partecipativi e svolta attraverso enti di diritto pubblico, contrastando l’attuale tendenza alla progressiva privatizzazione del SII e di tutti i servizi pubblici locali (SPL), attuata mediante la cessione (svendita!) di quote azionarie Hera da parte dell’ente locale. Contrastare il monopolio e la crescita di multy-utility anche con la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti. Opposizione alle politiche tariffarie messe in atto dalle Autorità nazionale (AEEG) e regionale (Atersir), che sovvertono la volontà popolare espressa con i referendum del 2011 e non eliminano il profitto garantito per il gestore. La strategia della ripubblicizzazione del SII – e dei SPL – sarà ricercata insieme ai comuni della provincia e partecipata dalla cittadinanza, anche con il coinvolgimento di Cadf, azienda 100% capitale pubblico che gestisce il servizio nel basso ferrarese. Impegno nella campagna di socializzazione e territorializzazione di Cassa Depositi e Prestiti e rinegoziazione del Patto di Stabilità Interno (PSI), per la costruzione di un modello di finanza pubblica votato alle piccole “grandi” opere necessarie alla custodia dei beni comuni e del patrimonio locale – inclusi gli investimenti indispensabili a garantire un SII di qualità, rispettoso dell’ambiente e che tuteli la risorsa – che escluda dal PSI (Patto di Stabilità Interna) questi investimenti allo stesso modo in cui oggi invece agevola le grandi opere inutili e le spese militari. Sostituzione progressiva dell’illuminazione pubblica con punti luce a induzione, variatori di luminosità accoppiati con orologi astronomici, oppure con dispositivi di illuminazione al bisogno, oppure con LED. Blocco dei progetti di espansione della finta geotermia. Azioni mirate che portino alla chiusura dell’inceneritore attraverso lo sviluppo di un piano dei rifiuti in linea con la strategia “Zero Waste” Bollette puntuali che non si basino sulla dimensione dell’abitazione, ma sul reale conferimento di rifiuti di ogni singolo appartamento in modo da premiare i più virtuosi e penalizzare i più inquinatori (chi più inquina, più paga). Piano rifiuti con raccolta differenziata, coinvolgimento dei cittadini, porta a porta e incentivazione del compostaggio domestico. Favorire e incentivare la nascita sul territorio di una rete di piccole imprese che facciano da filiera per il recupero, riciclo e l’eventuale riparazione di elettrodomestici e di oggetti che possono essere riutilizzati. Incentivare lo sviluppo di impianti in grado di recuperare e differenziare ciò che sfugge alla differenziazione tipo TMB (Trattamento meccanico biologico). Incremento numero di cestini rifiuti dislocati in ambito cittadino che consentano la differenziata”.Proposta sufficiente.
Anselmi
Programma integrale depositato in Comune. Link non disponibile
“Ascoltare coloro che da anni denunciano una situazione insostenibile di subalternità al colosso Hera, e in modo particolare a quelle scelte che si basano sul mantenimento del termovalorizzatore ed alle politiche sulla geotermia che del termovalorizzatore diventerà principale alleato. Accettare il progetto geotermia significa chiudere la porta ad ogni possibile speranza di chiudere anche l’inceneritore. E’ invece nostro obiettivo seppur di medio-lungo periodo, o meglio nei tempi tecnici credibili e plausibili, riuscire a chiudere l’inceneritore. Nel frattempo occorre spingere ed incentivare (molto più di oggi) la raccolta differenziata e tramite essa ricercare modi diversi e più sostenibili di smaltire i rifiuti. Nell’immediato futuro ciò comporterà necessariamente una ridefinizione dei rapporti con HERA spa, perlomeno per raggiungere una minor dipendenza politica sulle scelte di programmazione ed una maggior trasparenza e competizione, in particolare nella assegnazione dei servizi da rendere ai cittadini.” Proposta insufficiente, debole su monopolio Hera, gare dei servizi, progetto industriale, tariffe, investimenti.
Fornaro
http://www.fornarosindaco.it/?page_id=25
“ACQUA PUBBLICA. A tre anni dal referendum che chiedeva la ripubblicizzazione dell’acqua come bene comune vinto con il 96% dei sì, ancora non si è dato corso alla volontà popolare. Benché sia in possesso del Comune di Ferrara uno studio che indica la fattibilità della creazione di un soggetto di diritto pubblico per la gestione dell’acqua che includa anche il Cadf del basso ferrarese, finora non si è voluto procedere in questa direzione. Impegno prioritario di rispondere alla volontà popolare espressa nel referendum giungendo alla costituzione di un consorzio dell’acqua pubblica sottraendone la gestione ad Hera. Sull’acqua, bene comune, non può, non deve essere consentito a nessuno fare profitti!Rifiuti. Occorre costruire un percorso che progressivamente porti ad un aumento della raccolta differenziata fino ad arrivare alla raccolta porta a porta per rendere efficace la differenziazione dei rifiuti. Ciò porterà ad un ulteriore abbassamento della quota di rifiuti conferiti all’inceneritore per il quale, parallelamente, bisognerà prevedere un percorso di smantellamento attraverso la modifica del piano regionale dei rifiuti. È impensabile chiedere sacrifici ai cittadini ferraresi per poi importare rifiuti da fuori provincia per essere inceneriti qui. La raccolta differenziata spinta innescherà un meccanismo virtuoso con la creazione di nuovi posti di lavoro. I materiali di scarto diventeranno a loro volta materia prima per altri cicli produttivi riducendo così il ricorso al consumo di risorse. Teleriscaldamento. La truffa del falso teleriscaldamento va smascherata. Il progetto della centrale di Malborghetto prevede un prelievo di acqua calda a circa 3200 metri di profondità. L’acqua che sgorga non è ad una temperatura tale da consentire di arrivare calda fino all’ultimo utente finale. Per questo è prevista la costruzione di tre centrali a gas per mantenerla a temperatura utile di esercizio. Ma nemmeno i tre bruciatori basteranno. Infatti, occorrerà recuperare il calore prodotto dall’inceneritore. Questo vincolerà a vita i ferraresi all’esistenza dell’inceneritore stesso in quanto la loro possibilità di riscaldamento domestico dipenderà dalla combustione dei rifiuti. Ed è qui che sta la truffa ai danni della salute dei cittadini. In più i pozzi di prelievo dell’acqua saranno realizzati nell’area dell’ex inceneritore di via Conchetta adiacente all’area di tutela del parco urbano. La terra di risulta della perforazione, ampiamente contaminata di diossina prodotta da decenni di esercizio del vecchio inceneritore, metterà in circolo nell’aria particelle pericolosissime per la salute. Senza considerare che sarebbe un rifiuto pericoloso da stoccare. E poi: chi pagherebbe la bonifica di quell’area visto che le passività sono state lasciate in carico alla pubblica amministrazione con il passaggio da Agea ad Hera alla quale invece sono state regale le reti pubbliche? Un classico esempio di privatizzazione degli utili e di socializzazione delle perdite.” Proposta sufficiente.
Rendine,
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=237798446411378&id=231849200339636&stream_ref=10
“Blocco di nuove “finte” rinnovabili come la geotermia con annesso inceneritore. Revisione del sistema di gestione dei rifiuti con un programma che tenda a diminuire la presenza di cassonetti a favore di una raccolta differenziata nella settimana, evitando così lo scempio della presenza di ogni tipo di materiali abbandonati nelle zone ove sono presenti i cassonetti. Sviluppo dell’illuminazione pubblica, allo stato ampiamente insufficiente;”. Proposta insufficiente, debole su monopolio Hera, gare dei servizi, progetto industriale, tariffe, investimenti.
Zamorani, Fersini, Felloni
Non reperiti i rispettivi programmi elettorali
Progetto per Ferrara