



di Valentino Tavolazzi
Quando Mario Draghi ha deciso di tagliare il tasso Bce di un quarto di punto, non immaginava di fare un dispetto al Comune di Ferrara. Il tasso euribor, al quale è legato il salasso del derivato Dexia, segue l’andamento del tasso Bce. Se questo cala, l’euribor lo segue ed il Comune ci rimette. Il derivato infatti prevede che il Comune paghi alla banca Dexia il tasso fisso 4,14% sul debito sottostante (circa 34 milioni), finché l’euribor sei mesi resta inferiore al 4,24%. Mentre Dexia paga al Comune l’euribor (oggi 1,695%). Il differenziale tra il tasso fisso pagato dal Comune e l’euribor sei mesi pagato dalla banca, genera il nostro esborso netto (nel biennio 2010-11 oltre 2 milioni!). I conti si fanno per semestre e vale il tasso di inizio periodo. Quindi l’euribor di fine anno sarà il riferimento per il primo semestre 2012.
Da mesi Tagliani annuncia un negoziato segreto con Dexia per tamponare la falla, ripetutamente segnalata, a partire dal 2008, da Progetto per Ferrara, http://www.progettoperferrara.org/il-comune-rischia-sui-derivati-1028.html. Ancora non se ne conosce il risultato. Ci chiediamo come si pensi di fronteggiare la perdita certa nel 2012, attorno al milione di euro! Soldi buttati dalla finestra, che vengono poi chiesti ai cittadini.
Il debito residuo del Comune al 1.1.12 ammonterà a 139 milioni. Mediamente esso costa ai cittadini oltre un milione l’anno ogni dieci di debito. Per tagliarlo in misura adeguata non basta pagare le rate e non fare nuovi mutui. Da anni diciamo che oltre al blocco a nuovi debiti, serve la cura dello smobilizzo (non svendita) del patrimonio immobiliare e mobiliare (partecipazioni), finalizzato all’estinzione anticipata di parte del debito esistente. Nell’autunno 2009 chiedevamo la vendita di titoli Hera che valevano 1,7 euro. Oggi valgono 1,2. Lo abbiamo riproposto con risoluzioni ed emendamenti al bilancio nel 2010 e 2011. Mentre il Comune dormiva, i titoli detenuti direttamente e tramite la Holding (oltre 30 milioni di azioni) perdevano valore, utile per l’abbattimento dei debiti con il ricavato dalla loro vendita. La sola Holding dovrà registrare nel bilancio 2011 una svalutazione del patrimonio di oltre 16 milioni di euro.
Altri sprechi il Comune li produce con la retribuzione variabile ai dirigenti, non legata ai risultati effettivi, con consulenze non indispensabili, con contributi ad associazioni che non presentano i rendiconti, con canoni non richiesti o non di mercato per fabbricati assegnati a terzi. Quasi mezzo milione di euro sono stati buttati per le perdite di acqua in scuole e Mof. Altri sprechi sono la mancata eliminazione del consiglio Afm e la retribuzione dei presidenti di circoscrizione, mantenuta anche dopo l’azzeramento dei gettoni ai consiglieri. Tagliani non taglia abbastanza poltrone.
Ci chiediamo con quale coraggio egli si presenti ai cittadini per chiedere altri soldi attraverso l’aumento della partecipazione all’Irpef (3,9 milioni). Attendiamo di conoscere le proposte di bilancio, ma diremo NO a qualsiasi aumento delle tasse, che non sia preceduto da manovre di ottimizzazione della spesa, dal taglio agli sprechi, dall’abbattimento straordinario del debito e dalla chiusura del derivato.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento Cinque Stelle.