



di Valentino Tavolazzi
Con riferimento all’intervento del presidente del consiglio comunale Colaiacovo, in merito all’autorizzazione integrata ambientale dell’inceneritore Hera di Cassana, desidero sottolineare che esso appare tanto inopportuno, quanto infondato.
Inoppotuno poiché il presidente non ha titolo a rappresentare le posizioni e l’operato dei cittadini il cui merito sarebbe stato usurpato dal sottoscritto. E benché non funzionale al rilievo critico mosso a Colaiacovo, ricordo che l’attività del comitato locale è ben tracciata in fase di VIA, assai meno in fase di AIA (non risultano per esempio audizioni alla conferenza dei servizi).
Quanto afferma Colaiacovo è inoltre infondato, poiché il tentativo di Hera (alla faccia delle iniziative da lui citate) di utilizzare le emissioni di Conchetta nel bilancio emissivo ante e post operam, è documentato. Nell’audizione del sottoscritto in conferenza dei servizi, tenutasi il 24.10.07, consegnai ai commissari una relazione tecnica protocollata, che così recita.
“Hera sostiene, in base alla tabella di comparazione tra lo scenario ante operam (assunto erroneamente uguale a Conchetta + linea 1, invece che la sola linea 1) e quello post operam (3 linee), che la riduzione delle emissioni è superiore agli obiettivi previsti dal Piano di risanamento dell’aria. La quantificazione delle emissioni ante operam, comprensive del contributo di Conchetta, impianto autorizzato con limiti di gran lunga superiori a quelli ammessi attualmente, appare basata appunto sui limiti autorizzati (determina P.G. 020099 del 25.2.03 a firma Paola Magri) e non sulle emissioni effettive. In particolare le concentrazioni espresse in mg/Nm3 utilizzate da Hera per lo scenario ante operam, come sopra erroneamente identificato, è stato quantificato utilizzando valori di Conchetta autorizzati, quindi non effettivi, pari a 30 mg/Nm3 per le PTS e 600 mg/Nm3 per la somma di NO2 ed SO2. Mentre nello scenario post operam (linee 1, 2, 3) i valori utilizzati sono circa 8 mg/Nm3 per le PTS, e 130 mg/Nm3 per la somma di NO2 ed SO2. E’ evidente che le conclusioni di Hera sono fortemente inficiate dai criteri adottati, in quanto ciò che interessa accertare non è se l’inquinamento futuro (linee 1,2, 3) sarà inferiore o superiore a quello passato (linea 1 + Conchetta), oltretutto calcolato utilizzando i limiti autorizzati e non le emissioni effettive.
La Conferenza dei Servizi deve al contrario accertare se l’inquinamento futuro delle 3 linee oggetto di AIA, sarà superiore o inferiore di quello prodotto attualmente dalla sola linea 1, in quanto Conchetta è chiuso dal 2005. In quest’ottica appare evidente che a seguito della concessione dell’AIA, le 3 linee a regime inquineranno di più della sola linea 1, anche prendendo a riferimento i limiti autorizzati, determinandosi pertanto un significativo peggioramento dell’inquinamento atmosferico ed una pesante incoerenza rispetto agli obbiettivi di riduzione del Piano di risanamento dell’aria.”
Dopo quella conferenza, la Provincia impose ad Hera di modificare i criteri di valutazione, ante e post operam, dell’inquinamento prodotto dall’inceneritore.
Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf/M5S
Intervento di Colaiacovo su CronacaComune
‘Autorizzazione integrata ambientale’ dell’inceneritore, diversa chiave di lettura
di Francesco Colaiacovo *
Egregio Direttore,
intervengo in merito alla lettera sull’inceneritore del Consigliere comunale di PPF Valentino Tavolazzi (pubblicata su ‘La nuova Ferrara’ mercoledì 1 settembre) senza alcun intento polemico, ma soltanto per confutare la chiave di lettura che il Consigliere fornisce a proposito della determinazione dei limiti imposti nell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) per il nuovo impianto – rilasciata dalla Provincia ad HERA nel 2008 – che secondo Tavolazzi sarebbero frutto delle audizioni dallo stesso tenute con la Provincia.
Non ho motivo di dubitare dei colloqui intrattenuti tra Tavolazzi e la Provincia, ma ci tengo a fare delle precisazioni per amore della verità e per senso di giustizia nei confronti dell’impegno profuso da alcune centinaia di cittadini residenti nel territorio dell’ex Circoscrizione nord-ovest. Costoro, partecipando nel periodo 2000-2003 a numerose assemblee, hanno fornito un contributo importante alla stesura del protocollo sottoscritto il 25 giugno 2003 con il quale l’allora AGEA, Provincia, Comune e Circoscrizione si assumevano vari impegni, di cui alcuni all’epoca innovativi rispetto al panorama nazionale (basti fra questi ricordare il vincolo all’utilizzo del termovalorizzatore esclusivamente per i rifiuti, compresi gli ‘speciali’, provenienti dal bacino provinciale). In particolare nel documento si esplicita l’obbligo che le immissioni di inquinanti prodotte dalle due nuove linee non dovranno mai superare quelle registrate dalla vecchia linea attualmente dismessa.
L’AIA rilasciata dalla Provincia rappresenta il rispetto del protocollo che, benché con qualche ritardo in alcune azioni, è stato sostanzialmente rispettato in tutte le sue parti, a testimonianza della buona prassi – attuata in quel territorio – di partecipazione dei cittadini al percorso decisionale degli organi istituzionali.
Ringraziandola per l’attenzione colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti.
Presidente del Consiglio comunale di Ferrara*