



di Michelangiolo Bolognini
Troppo facile adesso, dopo la tragedia nucleare giapponese (le cui conseguenze sanitarie saranno assai peggiori di quelle fino ad ora prospettate), parlare male del fondatore di Legambiente Enrico (Chicco) Testa. In fondo il “dannato” Chicco Testa segue in modo coerente la stessa priorità ambientalista del “santo” presidente USA Barak Obama o dell’altrettanto “santo” Lester Brown, di Cohn Bendit, e di diversi altri “santi ambientalisti”, i grandi promotori della “santa” Green-Economy che si fonda ideologicamente sul catastrofismo climatico che deve essere combattuto esclusivamente con la riduzione della CO2 di origine antropica. E’ così, furbescamente, che un gas innoquo è diventato l’indicatore “tossico” ambientale per eccellenza: mica la crescita del cancro nei bambini, la diossina, le radiazioni, i metalli pesanti …
Così si minimizzano e si assolvono gli scarichi tossici dell’industria, i grandi inquinatori dei “termovalorizzatori” e delle centrali nucleari: impianti utili a combattere la tremenda CO2.
Chi è cascato nella trappola della profittevole mistica del catastrofismo climatico credendo, da bravo fondamentalista religioso, alla crescita del livello degli oceani ed altre similari balle, non ha alcuna legittimità ideologica a parlare male di Chicco Testa, stessa parrocchia, stesso fondamentalismo religioso, stessa pericolosa ideologia…
Michelangiolo Bolognini