



La casta politica cittadina, riflesso di quella nazionale, assediata dai cittadini con i quali non ha più nessun contatto, insidiata dall’opera politica dei consiglieri, degli attivisti e simpatizzanti semplici cittadini che sostengono qui come in tutta la regione e la nazione, l’operato del Movimento 5 Stelle, come difesa sceglie di arroccarsi nel fortino. Anziché mettere in discussione se stessa e 65 anni di politica fallimentare, sceglie di negare e nascondere, alzando cortine fumogene, la propria incapacità e i suoi fallimenti. Di fronte alle nostre proposte, moralizzatrici, di eliminare privilegi, come i vitalizi regionali, proposti dai nostri Favia e Defranceschi e di tagliare i costi della politica, del 50%, di eliminare i gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali stante la crisi che attraversa il paese e la città, non rispondono politicamente ma tentano di usare il discredito personale.
Osservando l’operato di Portaluppi e lo scrupolo con cui spulcia i conti di un unico consigliere ci complimentiamo per come interpreta, usa il suo tempo e il mandato ricevuto con il voto da parte di chi lo ha scelto per sedere in consiglio. Ci auguriamo metta lo stesso zelo nel controllare l’operato della macchina comunale e ospedaliera.
Diversamente dobbiamo dedurne che in 60 anni di governo, egli ed il suo partito si chiamano fuori da sprechi, clientelismi, nepotismi, caste, favori. Che tutto ciò non esiste e non è mai esistito. In merito alla vicenda riguardante il Consigliere Tavolazzi, chiederemo per primi di essere ascoltati nelle opportune sedi competenti il prima possibile per fare rapidamente chiarezza sulla vicenda.
Se come non dubitiamo, tutto ciò si dimostrerà una colossale bufala, ci auguriamo che sia il consigliere Portaluppi ad avere la decenza di dimettersi. Lo stesso dicasi per il capogruppo Merli.
Noi comunque glielo chiederemo e ricorderemo ad ogni piè sospinto.
Angelo Storari, Progetto per Ferrara Movimento 5 Stelle