11 Mar, 2009
Come si chiudono gli inceneritori
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Iniziative e organizzazione




L’8 aprile udienza di discussione dei ricorsi contro le due Aia
Raccolta porta a porta all’ 80%, riciclo e recupero dei materiali, riduzione della TIA, creazione di nuovi posti di lavoro e spegnimento dell’inceneritore di Cassana, sono le tappe del percorso “virtuoso” che Progetto per Ferrara proporrà ai cittadini domani sera alle ore 21 presso la sala Imbarcadero al Castello Estense.
Ne parleranno gli esperti Marco Boschini, coordinatore dell’associazione Comuni Virtuosi e assessore di Colorno, e Raphael Rossi, consigliere Amiat spa di Torino. Angelo Storari, portavoce di Progetto per Ferrara coordinerà il dibattito, le conclusioni saranno di Valentino Tavolazzi, candidato sindaco.
Il tema in discussione non lascia spazio ad equivoci: “Come si chiudono gli inceneritori dei rifiuti- Il diavolo brucia, il signore ricicla- ripariamo all’errore dell’inceneritore di Cassana”.
“Una gestione dei rifiuti capovolta rispetto all’attuale – spiega Tavolazzi -, presuppone anche la revisione dei contratti di servizio di Hera, la dismissione delle quote di partecipazione nella società da parte del Comune, la riconquista della governance dei servizi pubblici e l’apertura al mercato per l’affidamento dei medesimi”.
Ppf punta alla difesa dell’ambiente ed alla tutela della salute, cavalli di battaglia dell’ambientalismo da cui provengono Tavolazzi ed altri fondatori della lista civica. Ma la serata affronterà anche i temi “dell’altra economia”, quella compatibile con i principi di risparmio delle risorse e dell’ energia, di tutela dei beni collettivi come l’acqua, di filiera corta nella produzione e nella commercializzazione e quant’altro rientri nella filosofia della decrescita. Una nuova economia che genera nuova occupazione.
Nel frattempo il TAR di Bologna ha fissato per l’8 aprile l’udienza di discussione dei ricorsi contro le due AIA rilasciate ad Hera dalla Provincia, presentati per motivi opposti sia dagli ambientalisti di Medicina Democratica, WWF e Grilli Estensi, che dalla stessa azienda.
Mentre Hera chiede l’annullamento del divieto di importazione dei rifiuti da fuori provincia, gli ambientalisti aspirano a ridimensionare l’inceneritore per abbatterne le emissioni nocive per la salute.
“Nei ricorsi al TAR – conclude Tavolazzi – i quantitativi di rifiuti speciali assimilabili, smaltiti a Ferrara, sono stati nel 2007 pari a circa 112mila tonnellate, di cui il 41% di provenienza extra provinciale. Inoltre per quanto riguarda le emissioni inquinanti ante e post operam, possiamo dimostrare l’incremento delle emissioni da parte delle linee L1+L2 autorizzate, rispetto alla preesistente L1.