



di Tommaso Mantovani
In coerenza con l’impegno per la difesa della salute e dell’ambiente, assunto almeno dal 2005 contro ecomostri come la centrale a turbogas e la triplicazione dell’inceneritore di Via Diana, l’associazione Onlus Medicina Democratica aderisce all’appello della lista civica Progetto per Ferrara a combattere fattivamente l’inquinamento nel quadrante Est della città.
Come più volte denunciato negli anni passati, a Ferrara siamo in presenza di una vera e propria emergenza sanitaria e ambientale, che ha portato il nostro territorio al triste primato, in regione e in tutto il nord-est italiano, di incidenza di tumore al polmone, al colon-retto e alla cervice dell’utero. Il tutto nel più assoluto silenzio dell’attuale amministrazione.
A questo proposito esprimiamo la più sincera solidarietà agli epidemiologi dell’Asl di Ferrara, i quali, pur rischiando un conflitto politico-istituzionale con il Comune, hanno finalmente segnalato i rischi sanitari per i residenti nell’area di via del Salice e di Malborghetto. La gravità della situazione non permette certo di aspettare che studi pubblicati tra vent’anni possano finalmente dare i dettagli scientifici dei pericoli per la salute già in essere, esercitati dalla presenza di discariche chimiche e impianti industriali nocivi.
Auspicando che la lotta per le bonifiche e la messa in sicurezza dei siti inquinati coinvolga sempre più organismi politici e associativi, come anche di semplici cittadini, il direttivo della sezione ferrarese di Medicina Democratica ha ritenuto di partecipare ancora una volta (ricordo il ricorso in atto contro le eccessive concessioni della provincia ad Hera, in tema di tonnellate di rifiuti da bruciare) alla tutela della salute pubblica.
Tommaso Mantovani,
Referente provinciale di MD
Candidato al consiglio comunale per PpF