



Da Estense.com
Favia: “Ci ha sentito ma non ascoltato: non cambierà rotta”. Tavolazzi: “Un cortese burocrate”
Questa mattina, il capogruppo e il consigliere del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna Andrea Defranceschi e Giovanni Favia, e il consigliere comunale di “Progetto per Ferrara” Valentino Tavolazzi, hanno portato nell’ufficio del presidente della Regione Vasco Errani le 14.347 schede del referendum autogestito di Ferrara per il mantenimento dell’Ospedale Sant’Anna e del suo pronto soccorso. “Errani è stato cortese, come sempre. Purtroppo ci ha sentito, ma non ascoltato. Le istanze espresse chiaramente dal 20 per cento dei Ferraresi che hanno votato nelle ultime elezioni – racconta Favia – rimangono quindi sostanzialmente ignorate. La sua risposta, seppure tranquillizzante nell’intento, non è entrata nel merito. Ci ha infatti garantito che ‘Il punto è dare la qualità assistenziale ai cittadini, e questa sarà data’. Non è abbastanza, non possiamo accontentarci di fare il compitino.
A viale Aldo Moro sono ‘pronti a fare tutte le verifiche’ sul progetto, come ha detto Errani? Ma quale qualità si può offrire ad un infartuato se l’ospedale più vicino sarà a dieci km dopo la chiusura del Sant’Anna? La verità è chiara: nessuna intenzione nemmeno di porsi il dubbio se si stia facendo la cosa giusta”.
Insomma, si spinge oltre Tavolazzi, “Errani ha dato l’impressione di essere un cortese burocrate. La sua prima frase è stata ribadire che loro ‘sono convintissimi della programmazione sanitaria che abbiamo fatto’. Non ci illudevamo che avrebbero stravolto improvvisamente il proprio piano, ma almeno che il Presidente ci trasmettesse la volontà di approfondire la questione. Credo – continua il consigliere comunale di Ferrara – che sia un po’ supponente trincerarsi dietro tanta sicumera. Vorrà dire che dovremo continuare forte con la nostra battaglia, perché qualcosa cambi”.
“Non c’è nessun altro capoluogo di provincia, in Emilia-Romagna, che sia privo del suo ospedale anche in centro – insiste Tavolazzi -. Sappiamo bene che quello di Cona aprirà a breve, dopo 20 anni di sprechi (e parlano di “programmazione”…), ma abbiamo sottoposto all’attenzione di Errani il nostro piano B: mantenimento in città di un piccolo presidio con pronto soccorso (200 posti letto), orientato alla cura specialistica degli anziani. Nel nuovo ospedale di Cona, ridimensionato a 500 letti, si potrà ospitare l’Università ed il centro di riabilitazione San Giorgio, realizzando in tal modo consistenti economie. Errani” – conclude Tavolazzi – “non ci ha spiegato perché a Modena possano coesistere il Policlinico in centro e l’Ospedale di Baggiovara a 7 km, o perché ci siano vicini l’Ospedale di Comacchio e quello del Delta. Forse perc hé l’area su cui sorge il Sant’Anna è molto appetibile economicamente?”.
“Lo scorso mese, il 16 e 17 aprile, Ferrara ha dimostrato di essere una città viva, che ha voglia di politica attiva. Anche se, ovviamente, tutti i votanti non sono elettori del Movimento 5 Stelle, per noi tradire questa voglia di partecipazione sarebbe stato gravissimo, un tradimento verso noi stessi. E’ per questo che oggi siamo venuti a colloquio con Errani – conclude il capogruppo regionale Andrea Defranceschi – e ci torneremo, come detto dallo stesso presidente, per verificare che le promesse siano state mantenute”.