



di Angelo Storari
Il braccio armato del PD nella cristalleria sanitaria, il Direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, annuncia a piè sospinto, baldanzosamente, l’imminente apertura di Cona e la chiusura del Sant’Anna. I cannoni pesanti della potenza mediatica e dell’informazione messi in campo dal partito che governa città, regione e provincia da oltre 60 anni, sembrano oscurare chi come noi si oppone a queste scelte, flebili voci di cittadini, seppur tanti, (almeno 15.000!), fuori dal coro, in questo frastuono mediatico. Ma crediamo che la verità alla fine trionfi. La nostra versione è un’altra. Noi pensiamo che la chiusura del Sant’Anna, se verrà portata fino alle estreme conseguenze, anche se metteremo in atto tutto ciò che potremo, prima durante e dopo per impedirlo, sarà una sciagura sociale, culturale ed economica per la città.
Sociale perché solo una politica deviata, assurda e cieca, poteva concepire Cona, sopra tutto Cona 2, in una città con una percentuale altissima di popolazione anziana, con una curva statistica che proiettata nel futuro vedrà, salvo inimmaginabili scenari, questa situazione aggravarsi ulteriormente.
L’ospedalizzazione, il soccorso, la cura, la diagnosi, per i cittadini anziani, a 7 ed oltre chilometri dalla città, comporteranno per essi stessi ed i loro familiari o per chi se ne prende cura, un disagio ed uno spreco di tempo enorme. Poi ha un bel parlare, il partitone “di sinistra”, di politiche in favore della famiglia, delle donne, di quote rosa! Come se non sapessimo che poi, tempi, problemi, spostamenti e quant’altro, relativi al prendersi cura”, è proprio prevalentemente sulla figura femminile che si andranno a scaricare! Poi si è tentato in un primo tempo di oscurare, poi si è taciuto, infine negato, che i tempi dei soccorsi dilateranno inevitabilmente. Per molti, la maggioranza dei cittadini ferraresi. Quando poi abbiamo esibito le prove di dati che loro stessi avevano testato, si è detto che i tempi , nel soccorso e nell’emergenza, non fanno differenza.
La razionalizzazione della spesa sanitaria poi, seppur necessaria viene a volta spacciata come tale quando dietro talvolta vi sono veri e propri tagli che vengono scaricati sui cittadini. Anche questo aspetto economico, gli spostamenti dei malati e dei parenti, sono tagli, che la popolazione dovrà riassorbire. Non trascurabile poi sarà il depauperamento della città in senso stretto, che lo spostamento dell’Ospedale e dell’Università comporteranno , con il relativo indotto economico che queste realtà comportano.
L’impoverimento sarà poi inevitabilmente in cultura, sapere e conoscenza, va da sé, in quanto non sono i muri nuovi a creare le eccellenze, ma qualità umane, trasmissione e passaggio di esperienza e competenze tecniche ed orizzonti temporali chiari, tutte cose che mancano in quanto, checchè se ne dica, l’impoverimento della nostra Facoltà di Medicina andrà avanti perché così è stato deciso.
Perchè fu deciso Cona, perché fu deciso il raddoppio? Sembra che nessuno lo sappia o semplicemente, qualcuno suggerisce, la risposta a questa domanda, così come il tentativo, pervicacemente portato avanti per molto tempo, del famoso “leasing”, potrebbe essere in un tentativo di aiutare la Coop Costruttori, che come emerge dalle carte processuali, già si avviava al declino, seppur mascherato?
Di errore in errore, passo dopo passo, si è arrivati sull’orlo del precipizio. Sia ben chiaro, scolpito nella pietra, di chi è questa responsabilità politica. Ha un nome, cognome ed indirizzo. Governa questa città da oltre 60 anni.
Angelo Storari