



Nelle rievocazioni sulle vicende del Consiglio Comunale del 2008, i Grilli Estensi testimoniano anche il verificarsi di un Evento Miracoloso. Da quando avevano cominciato ad assistere alle sedute pubbliche, stupiti ne costatavano il mix fra la disciplina di un accampamento nomadi, l’utilità di una banda d’adolescenti su motorini smarmittati, la laboriosità d’avventori di bar.
Ma una volta accadde l’incredibile: i consiglieri misero all’ordine del giorno una questione e l’approvarono all’unanimità, in straordinaria antitesi con gli ordini del giorno riportanti interpellanze strascicate per anni! I Grilli hanno potuto compiacersi del prodigio solo a metà, perché la risoluzione riguardava proprio loro, ai quali vietavano le riprese con videocamera delle sedute consigliari pubbliche. Era successo che ai surreali resoconti dei Grilli, apparentemente inverosimili, servivano prove oggettive per dimostrarne la verità, e così, meno costosa di un notaio, era comparsa una videocamera. Un oggetto che i politici sanno riconoscere senza consulenze, coi risultati già detti.
Basta questo, credo, per sfiduciare le persone collocate in Consiglio. Ma chi sono queste persone? Gli Eletti. Alcuni dei quali hanno spiegato ai Grilli che non devono rendere conto del loro operato a nessuno, perché hanno il consenso popolare. Un abisso ontologico li divide dagli altri (non hanno detto proprio così..). Non resta che inchinarci, rispettosi. Ma un’ombra di dubbio rimane, ed allora sbirciando i risultati elettorali del 2004 scopriamo che la maggior parte degli Eletti non ha raccolto più di 200 voti di preferenza a testa! Ci sono nomi spinti da una decina di preferenze, relativi a partitelli da 2-3000 voti! Consenso popolare? Non diciamo buffonate, signori Consiglieri, siete lì per accordi partitici. Scelte di Casta. Nulla, ma proprio nulla, a che vedere col suffragio universale!
Paolo Giardini
Progetto per Ferrara