



di Angelo Storari
Copparo sarà assistita meglio di Ferrara? Quantomeno così sembrerebbe. Parrebbe questa l’idea di futuro per l’assistenza sanitaria che hanno i mente gli strateghi del Pd e delle forze politiche che governano città e Regione. Giudichino i cittadini. Questo il quadro che si delinea infatti nei piani del dopo “(spre)Cona” -citando un felice neologismo coniato dal Direttore di una testata giornalistica- al di là di fumosi enunciati di principio. I cittadini devono essere informati, dev’essere ben chiaro. Dopo l’apertura del polo ospedaliero nella ridente località del Fondo Morte infatti, chi arriverà in Corso Giovecca dopo le 20 troverà un portone chiuso. Non ce ne vogliano i copparesi, anzi, il nostro intento non è certo diminuire il livello dell’assistenza a loro fornita.
Ma la situazione è questa. A Copparo esiste un punto di Primo soccorso, dotato anche di sala operatoria. Inoltre dal lunedì al venerdì è stato attivato da non molto, un servizio di medicina Generale H12 (dalle 8 alle 20) a cui tutti possono rivolgersi negli orari predetti. A tutto ciò va naturalmente aggiunta la guardia medica. I costi? ci sono ovvio. a carico della collettività, il solo servizio H 12 ci costa 70 euro l’ora, parlando del solo personale medico. Moltiplicate per 5 giorni, quattro settimane, dodici mesi ed il costo annuale è presto fatto.
Ora, noi di PPF/ Movimento 5 Stelle Ferrara diciamo un netto no a tutto questo.
La nostra proposta va naturalmente ben oltre un posto di primo soccorso. Quel che chiediamo è un vero Ospedale che rimanga dov’è, naturalmente non dell’attuale dimensionamento.
Non capiamo perché si porti avanti questo disegno, che fra l’altro prevede una clinica privata nell’area dell’Attuale Sant’Anna. A quella ovviamente è prevedibile, dovranno rivolgersi i cittadini ferraresi in ore serali, notturne e festive, esattamente come accade oggi, in debite proporzioni, con la clinica di Santa Maria Maddalena. Non dimentichiamoci che si parla, con una stima approssimativa forse, ma probabilmente per difetto, di 15.000 persone all’anno.
Perchè? Pensiamo che una mobilitazione forte e decisa, che tenteremo di favorire, della nostra città, com’è accaduto altrove, possa fermare il copione di questo film.
Una nota. L’ospedale si sposterà, ma il petrolchimico no. Come si evolverà lo scenario dell’attuale Piano di Emergenza Esterno (PEE) della Protezione Civile per il polo chimico (stabilimento “a rischio d’incidente rilevante ” normativa “Seveso”), attualmente basato sulla presenza dell’Ospedale in Corso Giovecca?
Angelo Storari, Progetto per Ferrara /M 5* Ferrara