



di Valentino Tavolazzi
Siamo nell’ultima fase del rapporto di lavoro, quella che va verso la revoca dell’incarico.
Ma i dettagli sono molto interessanti.
20.05.02 Il direttore generale attiva tra il 20.05 ed il 17.06.2002 un ciclo di 10 riunioni di settore, per la verifica dell’avanzamento del PDO 2002.
Il capogruppo di Forza Italia Saini intervenendo in consiglio comunale in merito all’emissione di BOC, dichiara:”..un altro aspetto formale per quanto riguarda l’ordine di servizio n° 1, che è stato poi altrettanto variato, nel quale deve intervenire su quelli che sono i grandi progetti il direttore generale, o per lo meno deve esserci la sua messa a conoscenza, noi in commissione devo dire che purtroppo veniamo sempre a conoscenza del fatto che il Direttore generale non è messo a conoscenza di questo.”
La responsabile del servizio appalti Valeria Nardo trasmette al direttore generale i documenti da lui richiesti in merito ai contratti in scadenza.
21.05.02 Il direttore generale risponde ai servizi acquisti ed istruzione, ribadendo che, nella situazione data, sia nell’interesse dell’amministrazione procedere a bandire le gare necessarie per l’individuazione dei fornitori della refezione scolastica.
23.05.02 Il direttore generale riunisce i dirigenti di settore per esaminare l’avanzamento del progetto sistemi informatici 2002, del piano di formazione e del processo di valutazione del personale.
La dirigente del servizio pubblica istruzione Loredana Bondi conferma di non essere in grado di completare in tempo utile i documenti per la gara d’appalto relativa ai contratti in scadenza.
24.05.02 Il direttore generale richiede al dirigente di settore Tortora il bilancio AFM 2001.
Il direttore generale scrive alla giunta in merito alla proposta riorganizzativa pervenuta dal servizio giovani e sport, ricordando che i provvedimenti organizzativi devono essere sottoposti al servizio personale ed al direttore stesso, prima di essere approvati in giunta.
27.05.02 Il direttore generale trasmette alla Giunta il documento di valutazione dei risultati del PDO 2001. Ricorda di avere informato la giunta del documento fin dal 6.05.02 e richiama il valore della sessione del rendiconto, almeno pari a quella del bilancio.
La dirigente del servizio pubblica istruzione Loredana Bondi conferma al direttore generale l’intenzione di prorogare i contratti in scadenza, anche se si dichiara disponibile per un specifico incontro.
29.05.02 L’assessore Marighelli scrive al direttore generale in merito all’avvio del confronto con i dirigenti sul biennio economico 2000/2001 e sul processo di valutazione per la distribuzione della retribuzione di risultato 2001. L’assessore ritiene che il direttore generale debba essere coinvolto durante tale confronto.
30.05.02 Riunione del Dipartimento del Territorio con la sezione edilizia dell’Unione industriali di Ferrara. Il direttore generale non è stato invitato, sono invece presenti i dirigenti di settore Rossi e Fedozzi.
Il direttore generale richiede al dirigente di settore Tortora il bilancio Agea 2001.
9.06.02 Il consigliere di FI Federico Saini, in una intervista al Carlino dichiara in merito ai risparmi realizzati nel 2001 ed evidenziati nel bilancio consuntivo 2001 “volendo essere ironici si può dire che queste voci riguardano direttamente l’azione del city manager. Dunque Tavolazzi, ormai sempre più isolato dalla Giunta, si è senz’altro…ripagato lo stipendio“.
10.06.02 Il consigliere di An Alberto Carion interviene sulla stampa locale, che titola “City manager esautorato“, dichiarando “E che gli obiettivi di questa amministrazione siano ancora difficili da raggiungere, è stato chiaramente evidenziato dall’ing. Tavolazzi, direttore generale, city manager del Comune di Ferrara, responsabile dell’apparato amministrativo, autore di un documento importantissimo per la Giunta, il piano dettagliato degli obiettivi (il famoso PDO), e quindi profondo conoscitore dello stato di avanzamento di questi obiettivi, nei confronti dell’assessore al bilancio Ricci, proprio durante l’esposizione del rendiconto consuntivo al bilancio da parte di quest’ultimo ecc..”
Nel corso dello stessa seduta il consigliere di An Carion dichiara: “Per ultimo voglio tenere quello che comunque oggi è apparso sulla stampa e cioè il fatto di questo documento di programmazione degli obiettivi e che è stato denunciato dal nostro city manager..effettivamente è stato dichiarato dall’ing. Tavolazzi, il nostro direttore generale e city manager che è il responsabile della parte amministrativa, questo documento PDO (Piano Dettagliato degli Obiettivi), quindi l’ingegnere, profondo conoscitore dello stato di avanzamento degli obiettivi nei confronti del bilancio, proprio durante il confronto del bilancio consuntivo, nelle ultime sedute la prima seduta consiliare aveva evidenziato il fatto della non presenza di questo documento di così grande importanza.
Questo Piano Dettagliato degli Obiettivi, preparato da Tavolazzi, è un documento fondamentale per attuare controlli di gestione e per verificare controlli aggiunti in termini efficaci e di efficienza di un operato amministrativo.
Effettivamente questo è un documento che in passato non è stato presentato in termini, o quanto meno è stato presentato ma non era ancora giunto in Giunta, come poi ha detto l’assessore Ricci e quindi c’è stato un attimino un dibattito.
Ritengo comunque di sottolineare di fatto che la funzione del city manager è fondamentale, tanto è vero che due anni fa il nostro sindaco lo ha chiamato proprio per dirigere l’apparato amministrativo dal punto di vista tecnico. La cosa che ho evidenziato e che mi auguro abbia una risposta dell’ing. Tavolazzi, quello che è e quelli che saranno le sue funzioni in futuro, visto che i fatti lo dimostrano, in quanto in prima commissione consigliare abbiamo assistito veramente ad un dibattito interessante, ma nello stesso tempo preoccupante per il fatto che è il nostro obiettivo generale ed è il nostro assessore al bilancio Ricci; mi sembra che tra le due figure non ci sia questa armonia che sarebbe auspicabile, in quanto il bilancio del comune di Ferrara ha bisogno sicuramente di una politica di investimenti completi e che dia la certezza che prima o poi questo debito, non dico nel giro di un anno perché è impensabile, si chiuda con tranquillità e meno oneri.”
Nella medesima seduta il consigliere di Fi Saini dichiara: “Il ruolo dei risparmi delle spese. E’ stato toccato anche da altri colleghi, non entriamoci, però è indiscutibile che alla fine purtroppo ruoli poco comodi, poco simpatici, oserei dire, quali quelli dei city manager, che sono ruoli da tagliatore di costi, di situazioni di circostanza, sono quelli che alla fine hanno dato a questa amministrazione un segnale.
Il Sindaco riunisce alcuni assessori, dirigenti e funzionari per esaminare i progetti di fine legislatura. Il direttore generale non è invitato.
16.06.02 Il Carlino titola “Sindaco e city manager assieme sul palco per una “pace” a ritmo di musica”. Nell’articolo si legge “E così, proprio a suon di musica, riparte il feeling tra il sindaco Gaetano Sateriale ed il city manager Valentino Tavolazzi: venerdì prossimo, per la grande “Festa della Musica”…saranno anche loro protagonisti sul palcoscenico. L’anno scorso, prima delle vicissitudini politico amministrative che ne hanno raffreddato i rapporti, avevano inciso assieme un bel cd…..
18.06.02 Il direttore generale, in merito alla proposta di incarico professionale a Pino Foschi, richiede alla dirigente del servizio competente Lara Sitti il curriculum vitae dell’incaricando, una relazione sulle cosiddette “azioni di sistema” e sui risultati attesi.
2.07.02 La Nuova Ferrara, in un articolo sui progetti di fine legislatura presentati dal Sindaco, scrive “Rispetto ai progetti speciali di inizio legislatura, ci sono differenze di base ed un chiaro spartiacque: la responsabilità operativa, stavolta, non è del city manager Valentino Tavolazzi, da tempo in rotta con i vertici dell’Amministrazione.
9.07.02 Il sindaco nella sua relazione annuale dichiara: “La riorganizzazione della macchina comunale è più lenta e difficile delle nostre aspettative, oltre che delle necessità dei cittadini. Molte cose sono migliorate in termini di informazione, trasparenza e riduzione dei tempi burocratici. Molto resta ancora da fare. Abbiamo ritenuto doveroso rinunciare in questa fase di fine legislatura ad astratti percorsi di innovazione generale per concentrarci sulla realizzazione dei programmi entro la scadenza del mandato. Per agevolare questo obiettivo non esiteremo a produrre le rettifiche necessarie, rinviando al futuro la definizione di un nuovo compiuto modello. Continueremo inoltre, come stiamo già facendo, a promuovere momenti di arricchimento professionale e moduli organizzativi che facilitino l’integrazione fra competenze. Attorno a questo obiettivo abbiamo responsabilizzato la dirigenza e procederemo in autunno al tentativo di coinvolgere e responsabilizzare l’intero corpo dei dipendenti.”
Il direttore generale scrive al sindaco e alla giunta in merito al rinnovo della convenzione con la Sifer per la riscossione dei tributi Ici, segnalando che le condizioni contrattuali previste sono decisamente peggiori di quelle di cui godono molti altri Comuni della regione e non.
10.07.02 La stampa locale riporta i temi toccati dal sindaco con la sua relazione e con riferimento alla macchina comunale, che viene collocata tra le bocciature, si afferma che “a pochi è sfuggito il riferimento al city manager Tavolazzi”.
12.07.02 Il direttore generale scrive ad assessori vari in merito all’avvio di sperimentazioni finalizzate a realizzare una integrazione pubblico-privato nel settore dell’istruzione, così come ampiamente sperimentato in altri comuni della regione esaminati con il benchmarking di fine 2001.
18.07.02 Il direttore generale rilascia un’intervista al Carlino in merito alla pavimentazione di Piazza Municipale. All’affermazione del cronista che la relazione del superperito del tribunale segna la conferma piena delle tesi contenute nella relazione predisposta dal direttore generale nel gennaio 2002, risponde “non ne sono sorpreso e mi fa piacere vedere accreditate le conclusioni a cui ero arrivato poche settimane dopo il verificarsi del fenomeno. Il comportamento dei materiali ceramici tradizionali, da molti anni non presenta più aspetti sconosciuti. Pertanto non vi è alcuno spazio per l’improvvisazione o la superficialità. Si ricorderà che al manifestarsi delle prime rotture dei mattoni, furono esternate, senza alcuna competenza, le ipotesi più fantasiose, quali ad esempio lo spargimento del sale. Causa questa categoricamente esclusa anche dal prof. Enrico Lorenzini. La verità è che il mattone impiegato per rifare la pavimentazione di piazza municipale è un prodotto non idoneo per quell’uso a causa di una qualità intrinseca e di prestazioni assolutamente inadeguate.
Tavolazzi ritiene che “vi siano elementi sufficienti che consentiranno all’impresa di rifarsi sul produttore dei mattoni, che conosceva con certezza la destinazione d’uso del materiale fornito e le norme tecniche che definiscono i requisiti per le pavimentazioni esterne. Nella relazione avevo già segnalato che, se si vuole rimanere nel cotto, solo quello prodotto con particolari argille toscane, ad elevata sinterizzazione, basso assorbimento e alta resistenza meccanica, può dare sufficienti garanzie di durata. Occorre però valutare attentamente le caratteristiche di sporcabilità, cioè la sua predisposizione a trattenere lo sporco. Tale prestazione dipende anche dalla finitura superficiale, in gran parte determinata dal processo di lavorazione, e dalla porosità del materiale. Particolare attenzione andrà prestata alla posa e sigillatura dei mattoni, oltre che al miglioramento dei sistemi di drenaggio. Infine non vanno dimenticate le garanzie reali sul risultato finale e la durata nel tempo della nuova pavimentazione che sarà messa in opera.”
Il direttore generale scrive al sindaco in merito alla proposta di riconoscere al dirigente Tortora una integrazione retributiva per l’incarico ad interim relativo al settore personale ed organizzazione. Esprime al riguardo parere negativo e ribadisce le perplessità espresse al momento in cui fu affidato l’incarico medesimo.
Contestualmente comunica il parere negativo anche al servizio personale, proponente.
22.07.02 Il capogruppo di Forza Italia Federico Saini rilascia una intervista sulla relazione del sindaco. Riguardo alla riorganizzazione della macchina comunale dichiara “Sulla riorganizzazione della macchina comunale è giusto che faccia autocritica. Ha fortemente voluto il city manager, ma quando la sua azione ha cominciati a dare qualche effetto il sindaco è stato osteggiato dagli assessori e ha fermato ogni rinnovamento isolando il direttore generale.”
Il capogruppo di Forza Italia Federico Saini interviene in consiglio comunale “..Non ultimo il fatto che oltre all’assenza del sindaco ed allo scollegamento degli assessorati, abbiamo anche l’assenza del city manager; io non metto in dubbio il fatto che ci siano stati dei problemi, questo a noi non riguarda e non vogliamo entrare nel merito, ma quello che noi tocchiamo con mano è che alla fine la carenza di una organicità delle operazioni, ma anche di apporti tecnici e scientifici di tutte le forze, indiscutibilmente possono far si che ci sia una delibera particolarmente carente o particolarmente debole. Quindi di fronte a tutto questo noi siamo molto guardinghi e preoccupati su ciò che sta andando a fare il Comune di Ferrara.”
Il consigliere di Forza Italia Perazzolo interviene in consiglio comunale “..Tra l’altro facciamo tutto questo in mancanza di quelle previsioni degli obiettivi che noi sappiamo essere già stati calcolati per esempio dal city manager, il quale ci ha già detto di aver calcolato esattamente il raggiungimento degli obiettivi dell’Amministrazione, per quanto riguarda l’anno 2001, che non è stato possibile vedere durante la discussione del bilancio consuntivo e che ancora oggi noi non sappiamo! Non abbiamo notizie di questo documento che è stato messo all’attenzione dell’assessore e della giunta da parte del city manager…allora io credo che il city manager potrebbe avere una funzione utile per esempio nell’andare a controllare -visto che è nel suo compito- se ci sono delle possibilità anche di economie, per esempio, all’interno dell’Agea e se è giusto che l’Agea ci imputi determinati costi nel momento in cui ci dà determinati servizi. Ma purtroppo la figura del city manager, purtroppo in questo senso, perché l’opera del city manager era un’opera secondo noi importante, che andava comunque perseverata ed incoraggiata, è stata invece bloccata, perché probabilmente è andato a toccare dei meccanismi all’interno della giunta che erano dei meccanismi di carattere politico e sul quale non si voleva che una persona di prettamente funzione tecnica, potesse dare contributi o indirizzi che non gli spettavano..”
Il direttore generale scrive una lettera al sindaco lamentando il mancato invito ad una riunione convocata dal sindaco stesso, tenutasi il 10.06.02 con ordine del giorno il programma di fine legislatura ed alla quale hanno partecipato assessori, dirigenti di settore e di servizio. Nella stessa lettera il direttore generale pone al sindaco un quesito riguardo alla utilità di incaricare il consulente Foschi per realizzare le cosiddette “azioni di sistema”.
25.07.02 In una intervista alla stampa locale, alla domanda ” L’hanno vista suonare il sax con Valentino Tavolazzi. Un tentativo di riconciliazione?” il sindaco risponde “Le divergenze vertono sul tipo di soluzione da dare ai problemi. Ci sono, ma si superano. I rapporti personali sono un’altra cosa.”
8.08.02 La responsabile del servizio acquisti Valeria Nardo comunica alle ditte interessate il rinnovo dei contratti in essere relativi alla refezione scolastica ed alla somministrazione delle derrate alimentari.
10.09.02 Il direttore generale scrive agli assessori ed ai dirigenti in merito all’iter degli atti di competenza della giunta e del consiglio comunale, informando che riterrà concertati solo quelli da lui vistati.
Il direttore generale scrive al dirigente Tortora affinché si attivi per aderire all’iniziativa del dipartimento della funzione pubblica sulla qualità dei servizi resi ai cittadini.
14.09.02 Il direttore generale trasmette alla dirigente di settore Balboni modifiche ed integrazioni alla proposta di regolamento di contabilità non ancora recepite. Prende atto dei miglioramenti introdotti accogliendo molte delle proposte suggerite sette mesi prima, ma lamenta sia il lungo tempo trascorso che il costo della consulenza legale attivata per verificare il regolamento.
16.09.02 Il capogruppo di Forza Italia Saini interviene in consiglio comunale nella discussione sulla vicenda dell’incarico dato dall’assessore Merighi e bocciato dal Tar “..quando c’è stato l’accadimento, l’incidente di Piazza Municipale che ad ogni sindaco d’Italia poteva accadere, è stata fatta una relazione dal city manager, era una relazione precisa, circostanziata, addirittura neanche poco leggera, identificava responsabili e sicuramente a chi avesse voluto se non altro, non solo leggere tra le righe perchè era scritto direttamente, ma soprattutto anche prendere delle decisioni per poi dare un messaggio alla cittadinanza, aveva la possibilità, l’aggancio e l’appiglio, questo non è stato fatto.”
Il dirigente al patrimonio Angelo Bonzi trasmette al direttore generale il progetto approvato dalla giunta il 18.05.02, assente il direttore generale poichè non invitato, riguardante l’assegnazione di immobili alle associazioni.
17.09.02 Il sindaco, con un ordine di servizio, dispone che gli atti devono essere concertati con il direttore generale non più in fase di istruttoria dei medesimi, ma solo in fase di pianificazione e controllo.
21.09.02 Il direttore generale scrive alla giunta in merito alla proposta di istituire una nuova posizione organizzativa nel servizio ambiente. Esprime parere negativo motivando adeguatamente. La nuova posizione è già destinata alla Dall’Olio che nel frattempo aveva ricorso al giudice, chiedendo che le venisse riconosciuta la posizione organizzativa, dopo aver chiesto la mobilità.
25.09.02 Il sindaco incarica il dirigente Filippo Massari quale direttore del mercato ortofrutticolo, responsabile del contenzioso amministrativo e del marketing urbano. Per gli ultimi due incarichi Massari risponde al segretario generale. L’incarico firmato dal sindaco è vistato dall’assessore Alberti che non ha alcuna competenza in merito.
30.09.02 Il consigliere di Forza Italia Perazzolo interviene in consiglio comunale durante le discussione sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi al 30.09.2002. “..io desidero evidenziare che esistono secondo me degli strumenti che questa amministrazione non sfrutta adeguatamente. Esistono dei funzionari che questa amministrazione non sfrutta adeguatamente..per esempio: il Direttore generale, noi abbiamo un direttore generale che secondo alcuni non avrebbe il diritto di partecipare alle riunioni, oppure a partecipare a riunioni se viene invitato a partecipare all’interno della prima commissione, ma che non avrebbe diritto di parlare neanche se viene chiesto il suo parere; questa ci pare che sia una impostazione curiosa, come se il direttore generale intervenisse nella discussione non per portare il suo punto di vista, che ci pare un punto di vista non di carattere politico, ma di carattere tecnico, che è li apposta per dire la sua opinione e per fare svolgere determinate funzioni che gli sono state affidate da questa maggioranza, da questa giunta e dal sindaco in particolare, a cui lui risponde, non risponde ad altri che al sindaco. Allora io credo che sia importante, per esempio, non voglio dire perchè viene pagato, ma secondo me c’è anche questo, che il ruolo del direttore generale venga finalmente valorizzato soprattutto in questi momenti. Uno dei problemi e dei compiti che ha il direttore generale è quello di valutare gli obiettivi, siamo in una fase di riconoscimento degli equilibri di bilancio bhè! Perchè non fare conoscere la sua opinione. Addirittura quando si parlava del consuntivo, mi è stato detto che il direttore generale ha preparato un documento che non poteva essere messo in discussione perchè doveva essere oggetto prima di una valutazione da parte della Giunta… Sempre in commissione di fronte alla possibilità di una valutazione della direzione generale sotto questo argomento, ribadisco direttore generale che è stato scelto dalla maggioranza e dal sindaco e che non ha una funzione politica. Non è che il direttore generale può essere equiparato ad uno schieramento o ad un altro, il direttore generale è un tecnico è un funzionario e come tale noi crediamo che debba essere sfruttato, sfruttata la sua conoscenza e sfruttate le sue capacità in commissione di fronte alla richiesta di poter vedere quello che aveva elaborato anche su questo punto, mi è stato detto: rivolgiti direttamente al direttore generale, nulla osta al fatto che tu possa vedere la documentazione…E quindi non si riesce a capire perchè il direttore generale non possa partecipare attivamente dal momento in cui viene espressa la sua opinione, non possa dire la sua opinione”.
Nello stesso consiglio interviene il consigliere Facchini: “Dice il collega Perazzolo .. che l’Amministrazione non sfrutta i funzionari che ha!..si contesta che c’è stata l’impossibilità .. ma soprattutto che in commissione il direttore generale non ha diritto di parlare… il consigliere Perazzolo.. ha chiesto all’assessore di avere il Pdo.. siccome io considero il direttore generale una persona preparata intelligente, perchè non sarebbe venuto a fare il direttore generale qui. Quindi è una persona che ha le qualità di poterlo fare, ho pensato e ritengo di pensare tuttora che quella documentazione del Pdo che il direttore generale ha, sia stata superata da questo che è lo stato di attuazione e questo in commissione è la volontà della giunta.. inoltre questo piano degli obiettivi del direttore generale, l’assessore Ricci ha risposto, consigliere Perazzolo, ed io mi adeguo, se ritiene necessario avere i numeri li richieda e il direttore generale glieli darà, non è che ha detto di prendere un appuntamento… insomma c’è un regolamento preciso, allora io mi chiedo e vi spiego.. ritengo che sia sovraordinato al direttore generale, come il direttore generale è sovraordinato alla dottoressa Balboni..questo funzionario che tra l’altro era presente e se avesse parlato secondo me avrebbe detto se la cosa era fatta bene, e se avesse contribuito e parlato, secondo me avrebbe detto la cosa è fatta bene.. sono sicuro, perchè è una persona preparata e anche molto intelligente, secondo il mio parere.”
La consigliera Simeoli: “..il consigliere Facchini di fatto ha impedito al direttore generale di rispondere basando questa affermazione sul fatto che lì c’era l’assessore e che quello che aveva scaturito la giunta che era quel documento lì era più importante di qualsiasi altra cosa”.
Il consigliere D’Orazio:”..secondo me il presidente Facchini ha sbagliato.. proprio perchè l’articolo 23 dice che alle sedute delle commissioni consiliari possono partecipare i tecnici ed i funzionari… con il compito di fornire gli apporti tecnici e di conoscenza occorrenti..A questo proposito io vorrei toccare in generale questa questione del direttore generale. Nel 19997 i governo a seguito delle solite polemiche che ci sono in Italia sulle amministrazioni comunali sugli sforamenti, su tutto quello che erano i problemi…. ritenne di introdurre la figura del direttore generale, del city manager.. e Ferrara fu uno dei primi (comuni) che assunse un dirigente che proveniva dal mondo del lavoro, che aveva particolari competenze per svolgere questo compito. Compito che era nell’interesse del comune, perchè dopo 50 anni certe cose non vanno e bisogna cercare di farle andare meglio. Si è cercato di venire incontro ai problemi comunali con la istituzione di questa figura, ora secondo me non è bello sentire continuamente questa polemica e dire che il direttore generale non ha dei compiti, che non può portare a termine.. questa è una questione che per il bene di Ferrara e anche di noi tutti deve finire. Per cui io ritengo, e faccio una proposta a lei presidente, se è possibile fissare un prossimo consiglio comunale con l’ordine del giorno solo audizione del direttore generale, in maniera che ogni consigliere fa la domanda che ritiene, ogni consigliere farà le critiche che ritiene, ma intanto ascoltiamo. Perchè è vero che il direttore generale è una figura che deve rispondere al sindaco, ma è chiaro, mica può dire la legge che deve rispondere ad ogni singolo consigliere. Si dice al sindaco perchè è la figura istituzionale che rappresenta il comune; però è chiaro che il direttore generale risponde a tutti, risponde a noi consiglieri che, ripeto, sempre abbiamo il controllo di gestione, diciamo, del comune e dell’amministrazione.. noi dobbiamo parlare di come vanno le cose del nostro comune. Se gli obiettivi che erano stati dati al direttore generale sono stati raggiunti, se lui ritiene di essere in condizioni di raggiungerli o di non poterli raggiungere, noi dobbiamo fare quello che dovremmo fare; quindi io spero che ci sia una riunione di consiglio proprio su questo argomento.
Il consigliere Carion: “.. praticamente diciamo che in questo Pdo.. ci sono anche delle valutazioni, ci sono dei punteggi.. ci sono anche scritte delle criticità che in questo caso il nostro direttore generale ha voluto evidenziare all’attenzione della giunta..E’ anche giusto che il direttore generale che è sempre presente alla commissione. Sia data la possibilità..di parlare, altrimenti cosa viene a fare, viene per sua cultura personale di ascoltare le osservazioni che noi poniamo, ma poi se non c’è un raffronto, se questo deve essere esclusivamente demandato ad una richiesta personale.. mi sembra una cosa limitata”.
L’assessore Ricci: “..si è discusso del direttore generale, una questione che non è attinente direttamente all’oggetto del contendere, ma siccome questa discussione sul direttore generale si ripropone periodicamente sta divenendo a mio modo di vedere abbastanza stomachevole e fortemente inquinata da elementi di ipocrisia, per quanto mi riguarda voglio fare a differenza di altre volte una valutazione precisa, chiara. Vedete il problema non è come fate finta di porlo se il direttore generale ha il potere e la libertà di parlare in commissione consiliare, ha parlato tante volte in commissione, ha parlato anche in diretto contraddittorio con i rappresentanti della giunta. La questione che si pone con tutta chiarezza e credo onestà intellettuale dovrebbe far si che tutti quanti la definissero in tal modo è che nella prima commissione consiliare nella quale io partecipo, si è instaurato un clima per cui il tenore delle domande presentate dai consiglieri, che certamente hanno modo di fare la domanda, consigliere D’Orazio e Perazzolo, era tale per cui nella sostanza la verità vera di questa richiesta era quella di sentire il parere e l’opinione del direttore generale sulla relazione fatta dall’assessore e non dalla giunta; con la motivazione espressa dal consigliere D’Orazio che dice: “siccome l’altra volta il direttore generale aveva fatto una contro relazione, volevamo sentire se anche questa volta faceva la contro relazione”. Ora io che pur avevo premesso che nella relazione che presentavo c’era l’apporto importante della direzione generale che è alla base del documento che noi andavamo a presentare e che il direttore generale ha avuto per tempo da parte dell’assessore la relazione, per poter eventualmente esprimere suggerimenti, valutazioni e giudizi all’assessore prima di tutto, detto questo, considero stravolgente la concessione del ruolo del direttore generale come una persona che in commissione consiliare debba essere interlocutore dell’assessore, della giunta e non in qualche modo difensore e consulente delle minoranze del consiglio comunale. Questo non è il ruolo del direttore generale, il direttore generale deve rispondere al sindaco, viene in commissione, vuole parlare chi è che gli nega la parola per l’amor di Dio, se deve portare degli approfondimenti tecnici.. ma chi gli nega la parola! E alla domanda precisa io ho risposto non alla richiesta del direttore generale, ma alla richiesta del consigliere D’Orazio il quale chiedeva a me di dargli il permesso di sentire lui, Tavolazzi, che secondo lui avrebbe fatto una contro relazione. Io, consigliere D’Orazio ho detto che mi interessava di sentire le eventuali cose del direttore generale. Che cosa dovevo dire, che mi interessava sentire le cose della mia relazione, dopo di che se il direttore generale voleva parlare, bastava che me lo dicesse. Quindi per quanto riguarda la richiesta dell’audizione del consiglio comunale per sentire il parere del direttore generale, se ho ben capito sull’insieme delle cose dell’ente, io non ho titolo per rispondere a questa richiesta, mi limito a fare un’osservazione, mi pare che non ci sia bisogno di un’audizione generale perchè il direttore generale parli con i consiglieri di minoranza. Mi pare che non ci sia la necessità, può parlare, è libero di farlo non mi pare che ci sia bisogno in questo momento, a parte le considerazioni di carattere generale che è stravolgente il ruolo, ma non spetta a me dirlo, quindi mi pare che l’onestà vorrebbe di accettare che è questa la realtà. Poi se dopo la minoranza di questo consiglio comunale trae da questo elemento motivo per fare la sua opposizione, io non mi scandalizzo, perchè insomma se si porta all’argomentazione dove pare che ci sia una maggioranza, una giunta o un assessore bieco al punto tale da negare la parola al direttore generale, mi pare eccessivo oltre che incredibile.
D’Orazio, consigliere di An: “….non mi sarei aspettato tanta virulenza da parte dell’assessore…..perchè mi sono permesso di dire: visto che su questo argomento ci sono dei contrasto fra il direttore generale e l’amministrazione e siccome non è bello che ci siano questi contrasti visto che il direttore generale è stato assunto e costa all’amministrazione e quindi deve dare un risultato, non vedo perchè non si possa sentire se il contrasto che sembrava evidente…..tra l’assessore ed il direttore generale…. me lo sono inventato io… ma ripeto mi sembra che sia assolutamente legittimo da parte nostra, cercare di arrivare in fondo a questo contrasto tra Lei e il direttore generale, perchè non viviamo mica sulla luna, le cose si vengono a saper, se ci sono dei contrasti in amministrazione tra direttore generale e alcuni dirigenti, e assessori, e speriamo che non ce ne siano tra il sindaco e direttore generale, anche se mi risulta che alcune iniziative del sindaco prese all’inizio dell’amministrazione non sono state portate poi a termine, cioè che il sindaco abbia rinunciato a raggiunger certi obiettivi che all’inizio dell’amministrazione si era prefisso, e questo è grave, perché se il sindaco ha rinunciato per esempio a vedere se la macchina comunale possa funzionare meglio di come sta andando, insomma di vedere se le cose andavano bene, è stato un errore. Mi dispiace dover dire che il sindaco in questo ha sbagliato. Io mi auguro che in quella audizione, che spero si faccia perché è un audizione che è ovvio non deve decidere lei assessore, lo dobbiamo decidere noi se farlo o no, è il Consiglio comunale che dovrà decidere, io mo auguro che il presidente lo voglia fissare, dopo di che vedremo se il Consiglio decide di dibattere o no questo argomento”.
Federico Saini, capogruppo di Forza Italia. “Io ritengo che per quanto riguarda la posizione del direttore generale che è una antica questione, questione già affrontata un anno e mezzo fa dalla Commissione e dalla segreteria della Commissione ovvero della presenza del city manager, era stata risolta con l’invito sempre esteso ad ogni Commissione, perenne, perché si era identificato nel ruolo del city manager un apporto così fondamentale per la soddisfazione dei chiarimenti che i consiglieri volevano, tale da non potere fare a meno. ….quello che è accaduto e ne più ne meno tutta la politica e di tutto ciò che si è instaurato attorno al direttore generale è un atteggiamento, non voglio dire di poca trasparenza, ma sicuramente di difficoltà da parte delle minoranze di poter arrivare ad un quadro deciso e completo su quelle che sono le delibere da affrontare e gli atteggiamenti e i comportamenti della giunta cui seguono. In questi mesi noi abbiamo visto ormai troppe volte relegare il ruolo del city manager…. a un neo tecnico a disposizione del sindaco, quando è di fondamentale importanza che il suo ruolo venga a supporto nella formazione delle delibere. Alcuni esempi: uno per tutti sono stati i regolamenti dove in commissione abbiamo appreso che lo stesso city manager non aveva visto la formazione dei regolamenti e che lui stesso quindi non poteva dare delle spiegazione o dei supporti a quelle che invece erano le loro richieste importanti. Sul caso del PDO, non è la prima volta che esce perché già in una precedente Commissione di inizio estate era stato richiesto all’ing. Tavolazzi il chiarimento del PDO e lui correttamente ha detto: “se effettivamente l’assessore vuole che prima passi in giunta”, perché l’assessore Ricci aveva espressamente richiesto che prima passasse in giunta anziché esporlo in Commissione, “purtroppo devo ovviamente non rispondervi”. Stavamo parlando del PDO del 2001, quindi stavamo parlando addirittura i dati ampiamente superati, comunque dati certi, dati di fatto che in ogni casi l’ing. Tavolazzi non ha illustrato ai consiglieri e si è riservato dopo il passaggio in giunta…. ed ecco quindi che l’atteggiamento del consigliere Fausto Facchini, che di per se è un atto non forse a norma di regolamento ma un atto come un altro, può essere interpretato, purtroppo noi lo vediamo anche come un atteggiamento di una direzione generale che questa amministrazione, in capo al Sindaco, sta portando avanti e questo noi ovviamente non lo condividiamo……Mi ricordo quando è intervenuta la delibera dell’Agea, delibera importante, delibera corposa illustrata dal vice sindaco Tagliani, ma soprattutto noi come consiglieri quindi come tutori degli interessi del Comune e dei cittadini, volevamo anche avere più conforto tecnico, forse con qualche tecnico vero e proprio, di specifico nominato, comunque avevamo dall’altra parte professionisti preparati e tutto il gruppo e lo staff di Chiarini e anche lì in quel contesto non abbiamo potuto avvalerci di quelle che sono le nostre intelligenze migliori ovviamente quali quella dell’ing. Tavolazzi…….Da ultimo volevo anche ricordare che parecchio tempo fa i consiglieri Brandani e Saini dopo un ciclo di informazioni che l’ing. Tavolazzi fece ai capigruppo, richiesero al presidente Savini un ennesimo passaggio su altri temi, sempre illustrati dall’ing. Tavolazzi come tecnico, però da allora mi risulta che non abbiamo ancora avuto notizie”.
Mauro Cavallini, capogruppo DS: “….Ho apprezzato moltissimo la replica dell’assessore Ricci…..devo però confessare il disagio per il dibattito che si è tenuto oggi; si è parlato molto poco della delibera… e molto di tutta una serie di altre questioni, debbo dire anche con messaggi inquietanti……Ci possono essere posizioni diverse, ma non è detto che l’unica strada percorribile per ottenere elementi con cui fare l’opposizione debba essere forzatamente tentare di capire se in seno alla maggioranza esistono anelli deboli e con questi, voglio dire, fare una sorta di alleanza. Se questo è quello che si tenta, questo è l’elemento inquietante…….chiedo a questo consiglio comunale di valutare se si possa da questo punto di vista far scatenare il dibattito che oggi c’è stato, partendo da una lettera che il direttore generale ha scritto al consigliere Saini, assente, e da una risposta che il consigliere Saini ha dato per altro al consigliere Facchini che non era destinatario della missiva del direttore generale, traendone delle considerazioni e dando dei giudizi. Come faceva in consigliere Saini se non c’era? Per quale motivo fidarsi di una lettera scritta dal direttore generale? Che può essere anche corretta del direttore generale, io non entro nel merito perché non c’ero, come non c’era il presidente Saini….no è una cosa scorretta! Si sono tratte delle considerazioni, le si sono rese pubbliche senza essere presenti! E’ una cosa lesiva anche nei confronti del consigliere facchini, che non si è sentito il bisogno di interpellare! Credo che si sia commesso un atto grave. Su questo vi chiedo di riflettere”.
Enrico Brandani, capogruppo di An: “…Un consigliere comunale ha tutti i diritti per fare domande per chiedere approfondimenti. A chi le fa queste domande? Le fa all’assessore, le può fare ad un funzionario, le può fare al direttore generale, a chi comunque fa parte di quella Commissione, a chi comunque è invitato a quella Commissione….Sapete cos’è che dispiace al sottoscritto e al gruppo di An e in generale alla città? Che voi tentiate di spostare il tiro. Qui l’argomento è il direttore generale; l’ha voluto Alleanza Nazionale, l’ha voluto forza italia o l’ha voluto la vostra maggioranza sulla base di una legge del 97 di Bassanini, di un governo di centrosinistra che individua in questa persona un momento per migliorare la qualità dell’amministrazione. Molti comuni si sono allineati, altri non l’hanno fatto, questo comune nella precedente amministrazione non aveva nominato il direttore generale ma aveva dato deleghe più importanti a un grosso funzionario del comune. E’ cambiata l’amministrazione, non si è voluto procedere in quella direzione, anche in quel momento c’è stato, come possiamo dire , qualcuno che è rimasto male, però si sceglie e si segue una strada di nominare il direttore generale. Ma il direttore generale perché sta tanto a cuore a noi? Perché forse un nostro amico, un uomo di sinistra come è l’ing: Tavolazzi? No ci sta a cuore perché è stato firmato un contratto molto forte, molto importante che l’amministrazione comunale deve pagare, deve rispettare ovviamente chiedendo denari ai cittadini. Noi cosa chiediamo? O si mette questo grosso funzionario nelle condizioni di guadagnarsi il suo stipendio, oppure si prenda una decisione una volta per tutte e lo si mandi a casa! Ma evidentemente questo di mandarlo a casa non è possibile, perché non credo in 18 o 20 mesi questa amministrazione non abbia tentato anche questa strada; evidentemente c’è qualcos’altro allora……e non si mette questo funzionario nelle condizioni di lavorare e di presentare al Consiglio comunale, che comunque credo rappresenti la città, che cosa questa amministrazione ha fatto, che cosa ha raggiunto, e lo si voglia far tacere; magari lo si tiene in ufficio a scrivere delle lettere ecco, questo si! Perché è umiliante per un direttore generale scrivere delle lettere a un presidente di una commissione; sarebbe più interessante che il direttore generale non avesse bisogno di scrivere delle lettere ai presidenti delle commissioni se fosse messo nelle condizioni di operare! “.
Taddeo, consigliere di forza Italia: “Noi l’inquietudine di Cavallini la vediamo nella lettera dell’ingegner Tavolazzi; è lì Mauro che devi vedere l’inquietudine della tua maggioranza, non nelle nostre risposte, le risposte del mio capogruppo che abbia il diritto di sentire una registrazione, che abbia il diritto di sentire i colleghi consiglieri, di farsi la sua idea da una lettera del più autorevole membro di questa amministrazione, dopo il sindaco… l’inquietudine deriva dall’impedire di parlare a una persona che ne avrebbe il diritto..abbiamo presentato insieme ad An una richiesta di sentire in audizione il direttore generale in aula”.
Perazzolo, consigliere di Forza Italia: “..l’assessore Alberti mi ha spiegato la ragione della richiesta fatta..”incarico di collaborazione coordinata e continuativa per attività di promozione turistica”..per cui c’è invece un parere contrario del direttore generale..il fatto di approvare eventualmente senza la modifica…di approvare qualche cosa che ha invece il parere contrario del direttore generale è un atto forse.. contrario alla legge…mi chiedo perchè assessore Ivan Ricci . non vedi che il direttore generale ti dà un parere contrario.. rilevo che c’è una capacità di comunicazione fra gli assessori tra loro e tra gli assessori ed il direttore generale, il quale ha, nel momento in cui dice no ad un determinato intervento, un potere non dico di veto, ma previsto dalla legge, per cui questo intervento non dovrebbe andare avanti..il problema era..e sul quale lei assessore Ricci non ha risposto, di superare il parere contrario del direttore generale.. che una posizione contro la legge…mi pare di avere già evidenziato da quello che succede stasera, che tra l’altro si sta facendo qualcosa contro la legge, perchè il direttore generale non ha un potere così da niente, è un potere disciplinato dalla legge; dal momento in cui non dà il nulla osta per la continuazione di una determina di spesa, questa non può essere fatta..potremmo chiederlo per esempio al segretario comunale..”
Il dirigente al Patrimonio Angelo Bonzi scrive al direttore generale, e per conoscenza al sindaco, in merito all’iter degli atti di competenza della Giunta e del Consiglio comunale, comunicando che , a suo parere, l’istruttoria dovrebbe coinvolgere anche il direttore generale.
Come potete constatare la situazione politica, riguardo all’utilizzo della figura del direttore generale da parte del sindaco e della giunta, era molto esplosiva.
Qualcosa Sateriale doveva fare…..cosa lo scoprirete nella prossima ed ultima puntata.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara