



di Valentino Tavolazzi*
Ringrazio l’assessore Masieri per aver dato alla stampa ( leggi ), ieri per la prima volta, alcune risposte in merito alle tortuose vicende societarie della Spal 1907, a seguito delle numerose sollecitazioni di Progetto per Ferrara. Per ben otto volte abbiamo chiesto pubblicamente chiarimenti al sindaco (vedere Cronaca Comune 21.11.11, 5.12.11, 6.12.11, 7.12.11, 16.12.11, 28.12.11, 1.2.12, 6.2.12). Inoltre sulla vicenda abbiamo diffuso in rete due video e presentato un esposto alla Corte dei Conti. Per contro, l’avvocato Tagliani, tanto solerte ad inviare in modo selettivo ai giornali (prima l’uno, poi gli altri), la sua risposta ad una interpellanza di uno dei tanti consiglieri del Pd, con metodi e contenuti che reputo lesivi del diritto alla privacy del cittadino (ma su questo tornerò in altra occasione), ha sempre mantenuto sul fotovoltaico un imbarazzato silenzio.
Ciò detto, appare non pertinente la sottolineatura di Masieri della mia mancata partecipazione al consiglio del 23.1.12, ampiamente motivata il 20.1.12 http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=14781, non con difficoltà di gestione della mia agenda, come afferma l’assessore, bensì con l’evidente inutilità del Question Time e del conseguente spreco di denaro pubblico. E se proprio si volesse polemizzare sull’agenda, i lettori sappiano che l’annuncio ai consiglieri dell’intervento del sindaco in quel consiglio, è stato dato via mail solo venerdì 20.1.12 alle ore 11.11.02, prevedendolo prima per l’inizio della seduta, poi con mail delle 13.08.23 durante il question time, infine con mail inviata alle 9.26.16 dello stesso giorno del consiglio, di nuovo per l’inizio della seduta. Il tutto in forza dell’eccellente organizzazione comunale e con buona pace di Masieri, più attratto dalla mia agenda che da quella del sindaco.
Nel merito l’assessore afferma: “Il diritto di superficie è stato concesso a Spal 1907”. A quanto ci risulta ciò non corrisponde al vero. Gli atti pubblici in nostro possesso danno per costituito in Comacchio il 5.8.11, un diritto di superficie davanti al notaio Maioli, concesso per 25 anni da Herambiente a favore del Consorzio Energia Futura, rappresentato dall’imprenditore Turra e composto dalle società Global Consulting, Tunve Energy, Europesun, Ferrara Energia, con sede in Brescia e rappresentate dagli imprenditori bresciani Turra, Sebastiani, Venturelli, Garioni. Dica Masieri, in nome della trasparenza, se qualcosa nel frattempo sia cambiato!
L’assessore inoltre dichiara: “Ed in ogni caso i proventi derivanti dalla produzione di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico sono contrattualmente definiti a favore di Spal 1907 anche con la volturazione (ndr della autorizzazione provinciale)…. la Spal 1907 nel momento in cui ha ceduto i diritti sul fotovoltaico al gruppo Turra, si è tutelata con atto notarile affinché il 30% delle entrate fossero destinate alla Società.”
Si tratta di informazioni date per la prima volta dal Comune ai ferraresi (voltura della autorizzazione del 15.11.11, cessione diritti, contratto a garanzia del 30% dei proventi), grazie alle sollecitazioni di Ppf. Dichiarazioni tuttavia lacunose, che Masieri, sempre per la trasparenza, dovrebbe integrare con maggiori informazioni e mettendo in rete i documenti relativi. Infatti non è dato sapere fino a quando sia previsto quel 30% a favore della Spal, nè cosa accada qualora il consorzio Energia Futura smettesse di erogarlo, né quali garanzie reali possegga la Spal riguardo all’adempimento contrattale del consorzio. Infine non è chiaro che cosa accada se i nuovi soci della Spal non intendessero, ora o in futuro, destinare i suddetti proventi alla squadra o agli impianti sportivi. Insomma Comune, Provincia, Hera hanno dato ad imprenditori venuti da Brescia la possibilità di realizzare, su di una discarica esaurita, un importante impianto fotovoltaico e di incamerarne i proventi. Ci chiediamo come essi abbiano tutelato, in questa operazione, gli interessi della squadra, della città e dei ferraresi. Ringrazio l’assessore Masieri per le risposte che vorrà dare e per i documenti che vorrà mettere a disposizione.
Per ultime, un paio di domande da mesi inevase. Quale interesse avrebbe Hera nella concessione del diritto di superficie al consorzio bresciano? Esiste una relazione tra il milione e mezzo di euro, riconosciuto a Hera dopo dieci anni dall’avvocato Tagliani, in forza di un vecchio debito Agea di dubbia esigibilità, non registrato in contabilità e relativo alla chiusura della discarica Cà Leona, pagato proprio mentre a pensionati e cassaintegrati si accingeva a chiedere l’aumento dell’addizionale Irpef per 3,9 milioni?
*Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle