



Constato dalle agenzie che l’assessore allo “sbilancio” Polastri persevera nel nascondere la verità ai cittadini.
Da un lato egli conferma che nel 2010 il Comune potrà sborsare 970 mila euro a Dexia (finalmente ha fatto bene i conti, io avevo stimato un milione!), dall’altro minimizza il disastro, compensandolo con le somme finora anticipate da Dexia su tassi pregressi. Così facendo egli può affermare che il Comune avrebbe un risultato positivo oggi ed anche a fine 2010.
Questa è mala fede, non quella di chi segnala il problema. Solo ora infatti Polastri ammette il possibile esborso nel 2010!
Poiché repetita iuvant, debbo ribadire all’uscente assessore che i conti non si fanno così! Il bilancio va chiuso su tutta l’operazione Dexia 2019, non sul periodo che intercorre tra l’accensione ed oggi (o il 2010). La polemica è nata proprio perché l’assessore ha avuto la faccia tosta di annunciare un “utile”, riferendolo ad un periodo limitato. Salvo scoprire poi, grazie ai miei ripetuti interventi, che dal 1.7.09 inizierà una lunga e dolorosa fase negativa del derivato, finora mai annunciata da Polastri.
La sua è una mistificazione furbetta, da gioco delle tre carte.
Se, come lui stesso ammette, nel secondo semestre 2009 e nel 2010 ci sarà la perdita prevista, altro che utile avremo in cassa! L’operazione sarà in piena fase negativa ed il rischio per gli anni successivi sarà di milioni di euro di perdita!
Ribadisco pertanto che quel contratto va chiuso prima che finisca la legislatura e che nel bilancio preventivo 2009 va indicata una voce specifica di “uscite per derivati Dexia”. Tale raccomandazione vale anche per il ragioniere capo del Comune.
Inoltre Polastri mistifica una seconda volta quando afferma che gli oneri finanziari sul debito sono diminuiti. Ci mancherebbe altro! Calano tasso di sconto ed interessi applicati dalle banche, come possono non diminuire? Il fatto è che pagheremmo meno per oneri finanziari se non esistessero le uscite della famigerata operazione Dexia. Fare la somma algebrica dei due risultati (positivo quello degli interessi, negativo quello del derivato) serve solo a confondere le acque per nascondere la verità sul fallimento di quel derivato.
Riguardo infine alle mie presunte dichiarazioni nel 2003 (quanto tempo perdono gli uffici comunali a fare ricerche di archivio sulle lettere dei cittadini?), nelle quali avrei valutato positivamente Boc e Swap, confermo la validità dei due strumenti, naturalmente a condizione che se sia capaci di impostarli e gestirli. Non l’ha ordinato il dottore di stipulare operazioni in perdita! Coraggio Polastri, chiudi quel contratto nell’interesse dei cittadini!
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara
Articolo di estense.com “Derivati del Comune: Ping Pong di accuse”