11 Feb, 2012
Derivato Dexia, Depositato l’esposto alla Corte dei Conti
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale|senza categoria




Dodici pagine, 37 allegati, costituiscono l’esposto depositato ieri da Ppf/M5S e Lega Nord presso la Procura della Corte dei Conti di Bologna. Dieci anni di gestione dell’operazione finanziaria, ripercorsi tra modifiche e novazioni contrattuali, le principali nel 2003 e 2005. Oltre ai documenti contrattuali, il plico contiene le iniziative politiche dei gruppi di opposizione negli ultimi anni, tese ad impegnare il sindaco a chiudere il derivato, oltre alla rassegna stampa sulle polemiche tra l’amministrazione, che a lungo ha sostenuto la bontà dell’operazione, e Progetto per Ferrara/M5S che ne ha denunciato perdite e difetti, chiedendone più volte la chiusura anticipata.
Il derivato Dexia ha bruciato 2,5 milioni di euro in due anni e mezzo (6/09-12/11).
Il primo contratto IRS (interest rate swap) Dexia fu stipulato il 17.12.02, era riferito ad un debito di 50,8 milioni di euro e fu rimodulato il 7.8.03. Il 23.12.05 fu stipulato un nuovo contratto con Dexia, relativo ad un debito di 47,8 milioni di euro e sostitutivo del precedente, a far data dal 1.7.05. Dopo l’incasso di 1,038 milioni di euro (di cui 290 mila di up front) nel 2002, alla firma del contratto, l’Ente introitava 533 mila euro nel biennio 2003-04. Il primo pagamento alla banca (flusso negativo) avveniva nel 2005 (169 mila euro), seguito da incassi per complessivi 230 mila euro nel periodo 2006-30.6.2009. Dunque al 30.6.09 l’operazione era finanziariamente in attivo di 1,63 milioni di euro.
Da quel momento, a causa del crollo dei tassi di fine 2008, il derivato iniziava a produrre uscite significative e al tempo stesso scattavano i primi i segnali d’allarme del gruppo consigliare Progetto per Ferrara/Movimento 5 Stelle, che insieme ad altre forze politiche (in primis la Lega), avviava una battaglia, tuttora in corso, per la chiusura dell’operazione. Nel secondo semestre 2009 il Comune pagava a Dexia 289 mila euro. Uscivano poi dalle casse comunali 612 mila euro nel primo semestre 2010 e 595 mila nel secondo. Nel primo semestre 2011 il Comune pagava 529 mila euro, nel secondo deve pagarne 414 mila. Nel 2012, se non chiuderà il derivato, il Comune pagherà ulteriori 767 mila euro.
A fine 2012, se non interverranno cambiamenti, le uscite complessive ammonteranno a oltre 3,3 milioni di euro.
Risorse finanziarie, a nostro modo di vedere, sprecate se non altro perché non utilizzate per chiudere l’operazione e, fatto più grave, prelevate in parte dalle tasche dei cittadini.
Tre anni di inerzia ed immobilismo istituzionale, a causa dei quali il Comune ha bruciato il vantaggio acquisito nel primo periodo dell’operazione, nonostante le richieste di estinzione, sempre bocciate dal sindaco Tagliani Tagliani e dai gruppi della maggioranza consiliare.
Come si evince dalla prima pagina dell’esposto, non si tratta di una denuncia, bensì di una richiesta di valutazione, da parte della Corte dei Conti, delle scelte operate in dieci anni dall’Amministrazione comunale e della loro compatibilità con l’interesse del Comune e dei cittadini.
L’esposto sul derivato Dexia segue quello depositato in dicembre scorso sempre da Ppf/M5S e Lega, sul vecchio debito Agea (1,5 milioni di euro), in parte non registrato in contabilità bilancio, riconosciuto e pagato dopo 10 anni dal Comune a Hera, relativo alla chiusura della discarica Ca’ Leona, sede del campo fotovoltaico realizzato per salvare la squadra di calcio Spal.
http://www.facebook.com/note.php?note_id=290008237728226
http://www.youtube.com/watch?v=10MYnoUrgO8&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?v=mj8xaoh2KDE
__________________________________________________
Esposto Corte dei Conti derivato Dexia