



Il 10.4.13 in commissione bilancio, dopo aver inviato domanda scritta, rimasta senza risposta, alla dirigente della ragioneria Pellegrini, Ppf ha richiesto informazioni in merito all’evoluzione del contenzioso Dexia, seguito alla chiusura unilaterale (annullamento degli atti amministrativi) del contratto di derivato. La reticente risposta dell’assessore Marattin è stata “nessuna novità”, mentre la dirigente al bilancio Pellegrini non ha fiatato.
Un episodio di vecchia politica perché Marattin e Pellegrini hanno taciuto ad una precisa domanda di un consigliere comunale, ben sapendo che la giunta si apprestava a deliberare (16.4.13) la conferma della resistenza in giudizio e dell’incarico ai legali, nella causa promossa da Dexia Crediop avanti il Tribunale Commerciale della Reale Corte di Giustizia di Londra.
Vecchia politica perché Marattin e Pellegrini sapevano anche che il Comune si accingeva ad impegnare 61.500 euro (oltre ai 20 mila già stanziati) per l’incarico agli avvocati Zamagni, Acciari e Cedrini dello studio AXIIS di Bologna, nonché all’avvocato Lo Iacono Smith della Seddons Solicitors LL.P. di Londra e che La Giunta, con riferimento alle spese legali successive, avrebbe investito la dirigenza, che potrà pertanto deciderle con una semplice determina. Il fatto poi che il Comune si sia riservato il diritto “di intraprendere trattative e concludere eventuali transazioni” direttamente con Dexia, fa ritenere che queste possano essere in atto.
Vecchia politica, che dimostra la pervicacia della giunta e del Pd nell’occultare ai cittadini le conseguenze della scelta economicamente più devastante (il derivato), compiuta dal Comune negli ultimi anni (emorragia di 2,5 milioni di euro dalla fine del 2009 al 2012, oltre a 1 milione di euro previsti per il 2013). Scelta che il sindaco Tagliani ed il suo assessore al bilancio Polastri, per anni hanno spacciato come un’operazione che generava utili!
Dunque le novità di cui Ppf chiedeva informazione esistevano eccome, con riferimento soprattutto a nuove spese, che si stavano decidendo proprio quando Ppf avanzava i quesiti. L’opacità e la reticenza della giunta e del Pd nella vicenda Dexia, oltre a destare molte critiche, testimonia la mancanza di rispetto istituzionale nei confronti dei cittadini e dei gruppi consiliari di opposizione, tra questi Ppf che per anni si è battuto affinché il derivato venisse estinto per vie naturali (pagando il mark to market) quando conveniva. Si ricorda infatti che le somme pagate a Dexia tra il 2009 e il 2013 sarebbero bastate per chiudere il derivato alla fine del 2009 come chiesto da Ppf. Ora invece, oltre alle spese legali, dovremo aggiungere le somme che scaturiranno da una eventuale sentenza sfavorevole o da un accordo transattivo.
Chiediamo pertanto al sindaco Tagliani di informare la città in merito alla gestione del contenzioso Dexia, dichiarando quali spese sono in gioco nei diversi scenari possibili di questa allucinante vicenda (nei casi di sentenza favorevole, contraria, accordo). Si tratta di denaro che dovrà essere prelevato dalle tasche dei cittadini che hanno già pagato 2,5 milioni di euro, a cui va aggiunto 1 milione stanziato nel 2013. Con l’aggravante che a bilancio 2013 non ci sono fondi a garanzia di maggiori spese di chiusura della vicenda, oltre a quanto stanziato come rata di competenza (minimo dovuto).
Le cronache politiche di questi giorni segnalano istanze di rinnovamento, trasparenza e competenza, provenienti da una parte del Pd locale, i cosiddetti renziani di cui Marattin è una voce, con riferimento al ricambio della classe dirigente del partito e al modo di fare politica. Ebbene vorremmo riscontrarne la testimonianza attiva da parte di chi, tra questi, è direttamente investito nell’amministrazione della città.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf
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