30 Giu, 2013
Derivato, Tagliani e PD esibiscano le carte
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale|Politica




Dopo anni di battaglie politiche di Ppf, dentro e fuori il consiglio comunale, Tagliani e il Pd hanno improvvisamente deciso di annullare unilateralmente il contratto di derivato con Dexia. L’annuncio fu dato il primo giugno 2012 ed il consiglio deliberò nel luglio dello stesso anno. Una scelta della giunta in forte contraddizione con i voti più volte espressi in consiglio comunale dal Pd, per bocciare le risoluzioni di Ppf tese a chiudere in via bonaria il derivato, quando sarebbe costato meno (2009-2010).
E mentre il consiglio deliberava, nessuno sapeva che poche settimane prima, nell’aprile del 2012, si era presentato in Comune il nucleo di polizia tributaria, incaricato di acquisire documenti relativi all’operazione, dai procuratori Pilato e Izzo della Corte dei Conti regionale. La gravità della situazione sta nel fatto che I consiglieri comunali furono chiamati a deliberare una scelta altamente rischiosa sotto il profilo economico per i ferraresi (l’annullamento degli impegni verso una banca), senza disporre di tutte le informazioni necessarie. La svolta di 180 gradi di Tagliani e del Pd, tanto improvvisa quanto repentina, fu decisa un mese dopo (1.6.12) l’ispezione della tributaria ed il contestuale recapito al Comune delle due note 0001949 e 0001950 del 20.4.12, a firma dei procuratori Pilato e Izzo.
Dunque nel luglio 2012 ai consiglieri comunali fu chiesto di decidere sull’annullamento del contratto di derivato, senza informarli adeguatamente di ciò che stava accadendo sul versante delle indagini e soprattutto tenendoli all’oscuro di quanto contenuto nelle due lettere della Corte dei Conti, giunte in Comune poco tempo prima. E ciò nonostante Ppf ne avesse fatto oggetto di accesso agli atti fin dal 8.6.12. Nella relazione della giunta in consiglio, nelle conferenze stampa di Tagliani e nei comunicati stampa, non vi è alcuna traccia di notizie riguardanti le indagini o i contenuti delle due note citate.
L’annullamento del derivato fu deciso e condotto nelle totale opacità. I cittadini hanno pagato e pagheranno milioni di euro senza sapere perché, senza informazioni sulle indagini per l’individuazione di eventuali responsabilità politiche o tecniche del disastro finanziario, senza conoscere tutte le ragioni alla base della scelta di annullare unilateralmente il contratto.
Appena saputo dell’esistenza dei due documenti citati (19.6.13), ne abbiamo chiesto copia con mia istanza in qualità di consigliere comunale Ppf, nonché di firmatario dell’esposto alla Corte dei Conti che diede origine alle indagini. E solo dopo ripetuti solleciti, abbiamo ricevuto un netto rifiuto, identico a quello subito un anno prima (11.6.12) a fronte di una nostra analoga richiesta.
Tagliani ed il Pd si nascondono dietro ai regolamenti comunali, per non far sapere ai cittadini cosa sia successo e che cosa la Corte dei Conti abbia scritto al Comune. La sola cosa nota e certa è che poche settimane dopo la visita della tributaria, essi hanno deciso di annullare il derivato. Chiediamo a Tagliani e al Pd di mettere a disposizione dei consiglieri le lettere della Procura della Corte dei Conti. Ci rivolgeremo anche alla Prefettura, come in precedenti casi analoghi, chiedendo un intervento sul sindaco e sul Presidente del Consiglio, che tutta sa senza mai intervenire.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf
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Allegate lettere del Comune.