



di Lanfranco Viola
Qualche tempo fà è apparso su un quotidiano locale, un intervento dal titolo:”Quando fa comodo la cultura è un bene di tutti: e tutti paghino” [esortativo]. L’opinionista si riferiva in quei giorni,alla Tassa di Soggiorno,che sembra essere stata ( almeno momentanemente) archiviata,e che rischiava di colpire le sole Aziende Ricettive cittadine, inducendo ancora una volta una certa confusione nel lettore,per l’uso dei termini “Cultura” ( che immagino pensata con la C maiuscola),con la sottintesa Industria del “Turismo Culturale”.,questo sì con la T maiuscola,per l’imporanza che riveste ( insieme con l’indotto ) nell’economia del teritorio
L’Industria dell’Accoglienza, rappresenta un settore produttivo fondamentale per l’economia e l’occupazione di una Città d’Arte Patrimonio dell’Umanità ecc.ecc.come Ferrara ,non fosse altro perchè non può essere delocalizzata,ma che però potrebbe per disattenzione e/o ignoranza essere fatta morire.
Il rischio che abbiamo corso è stato che questo incubo potesse verificarsi con l’introduzione della famigerata Tassa di Soggiorno,oggi per fortuna scongurato
Ma andiamo con ordine, riepilogando alcuni dati salienti troppo spesso dimenticati da coloro che ne disquisiscono solo per sentito dire.
Negli ultimi 3 anni hanno già chiuso 3 hotels in città: il De la Ville, il Nord Ovest e questa estate l’Hotel Suite Duomo con una posizione invidiabile ed una serie di finestre che si affacciano sulla Cattedrale.[e non credo che ciò sia avvenuto in quanto guadagnavano troppo]
Rispetto all’anno 2008,l’anno scorso, nel 2010 la città ha perso oltre 80.000/90.000.presenze turistiche negli hotel.( nel 2011 ci hanno salvato solo le presenze dei militari Nato che bombardavano la Libia ) passando dalle 444.000 presenze turistiche in città del 2008 alle 365.000 del 2010.
A tutt’oggi mancano i dati delle presenze turistiche in città ,almeno fino al 30 Novembre (depurati delle presenze dei militari NATO da Marzo al 30/10.
Quanto sopra sinteticamente riportato è accaduto, a dispetto di tutte le Mostre che hanno avuto luogo in questi 3 anni al palazzo dei Diamanti !
Per la mia esperienza di molti anni di albergatore infatti ,tali Mostre non hanno portato in città più di un 10/15 % di turisti ,rispetto al numero totale dei biglietti staccati per i visitatori di tali manifestazioni.
Da questa banale constatazione,che non è stata però ripresa da nessuno, (neanche per essere confutata ) si evidenziava la sostanziale ” iniquità” della Tassa ipotizzata, nel caso drammatico fosse stata applicata.
Lo ripeto perchè non credo che il pericolo sia tramontato per sempre.
Il tutto mentre nelle altre Destinazioni Culturali UNESCO, in tutta Italia, (nonostante la crisi ) c’è stata una continua crescita significativa della domanda turistica,specialmente straniera, e specialmente verso le Città d’Arte; domanda che da sempre viene trascurata dall’Establishment turistico cittadino.(forse perchè non conoscono le lingue straniere ? ) Bastarebbe controllare la non- presenza di Ferrara sul Web con le lingue dei mercati emergenti
Altri esempi in città di investimenti sulla Cultura (con la C maiuscola ) ce ne sono, senza che però nessuno abbia la pretesa che li paghino gli albergatori: ne cito uno, come esempio: La Fondazione Hermitage,
che vive da anni nel suo Empireo senza nemmeno aver mai fatto la fatica di provare ad inserire inviti,relazioni.pubblicazioni,interventi prodotti in lingua russa (la lingua madre di molti studiosi ) sul loro/nostro sito web italiano.:almeno finchè qualcuno ( che avrà scoperto come funziona la visibilità di una città-destinazione Turistica su internet ) non glielo chiederà forse ufficialmente.
Speriamo avvenga presto.
Auguri agli uomini di Buona Volontà
Arch.Lanfranco Viola