



di Paolo Schiavi
Qualche giorno fa il Tar di Bologna ha respinto un’istanza proposta da Hera con la quale la multiutility richiedeva, con l’annullamento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) relativa all’inceneritore di Cassana, di incrementare di 12.000 tonnellate la quantità dei rifiuti da bruciare, contestualmente elevando pesantemente i limiti delle emissioni inquinanti raggiungibili e la quota di rifiuti speciali da avviare alla combustione.
Un grande successo per le associazioni Medicina Democratica e Wwf rappresentare dagli avvocati Ceruti, Marcello e Maruzzi, che si erano opposti alle richieste di Hera, tra l’altro impugnando la stessa AIA con la finalità, opposta a quella della società bolognese, di ottenere una riduzione di quantità ed emissioni inquinanti.
Segnalo il fatto avendo notato con stupore che la notizia è sfuggita ai locali quotidiani cartacei che nulla hanno pubblicato su tale argomento.
Spero che questa mia lettera possa essere occasione per riparare alla dimenticanza, non potendo credere che di altro si possa trattare in presenza di un evento di tale importanza: una battaglia legale vinta dalle forze che si battono a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini contro un colosso che non ha altro interesse se non generare profitti, come Hera, rappresenta una notizia che a mio avviso deve essere portata alla conoscenza di tutti i ferraresi, quanto meno per poterne gioire collettivamente.
Paolo Schiavi