



Dicembre 2008, nel silenzio più assoluto ed in pieno scandalo Salice, il Comune acquista l’area Parco a zero euro e conseguentemente la discarica che ci sta sopra. Concede alla società tutti i metri cubi edificabili in via Carretti, trasferendoli in via Canapa. E generosamente restituisce alla Parco 90 mila euro di oneri già versati, liberandola nel contempo da ogni coinvolgimento nella bonifica del sito. Un vero regalo di fine legislatura ai ferraresi che diventano in un sol colpo proprietari e responsabili della bonifica della discarica!
Operazione analoga nella sostanza, ma diversa nella forma (chi è il genio in Comune?), riguarda l’area Cogef (sempre quadrante est), anch’essa sede di una discarica. Questa verrà ceduta al Comune come area verde! Da non crederci! Di nuovo i ferraresi diverranno proprietari e responsabili della bonifica di una seconda discarica. Domande.
Se le discariche sono là da almeno 40 anni ed il Comune ne è a conoscenza da sempre (lo dimostrano i verbali del consiglio), come può accadere che negli anni ’90 quell’area diventi oggetto di un piano di espansione residenziale? Se il Comune si è sbagliato ed alcune imprese ci hanno guadagnato, perché a pagare ora devono essere i cittadini? Se si è costruito sui rifiuti, chi risarcirà i residenti proprietari? Dov’è la corte dei conti? Chi ha speculato su quelle discariche consentendo il conferimento dei rifiuti? Tra i proprietari precedenti di quelle aree, oltre alla vecchia fornace, c’è anche la Cassa di Risparmio di Ferrara. Che cosa ricorda al riguardo?
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara