29 Lug, 2014
Dopo la denuncia, Tagliani corre ai presidi
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro




Dopo la denuncia di Progetto per Ferrara, Il sindaco Tiziano Tagliani corre ai presidi dei lavoratori del petrolchimico, che giustamente difendono il proprio posto di lavoro. Una sceneggiata tra il ridicolo ed il patetico, se si considera che le cause dell’attuale situazione di crisi sono ben note da anni a sindaco, Pd e sindacati. Invece di affrontare i nodi dello smantellamento di un intero settore strategico, qual è la chimica di base in Italia e a Ferrara, essi hanno regalato a Eni una mega centrale turbogas, aumentando l’inquinamento in città e somministrando menzogne a piene mani riguardo alla presunta indotta attrazione di nuove imprese, al risanamento del sito industriale, alla green economy e al rilancio dell’occupazione. Essi hanno invece ottenuto l’effetto opposto: incentivare l’abbandono della chimica tradizionale da parte di Eni, che con la turbogas ha rimpiazzato ricavi e profitti. Un errore imperdonabile!
E mentre a Ferrara si assiste alla farsa del tardivo soccorso ai lavoratori, da parte di istituzioni inadeguate che hanno svenduto il futuro dello stabilimento, a Porto Torres, Giuliano Poletti ministro del lavoro e delle politiche sociali di nomina Pd, ha visitato l’innovativo sito industriale Matrìca (Eni), primo esempio in Italia della riconversione di un petrolchimico in perdita strutturale, in uno stabilimento di chimica verde, con solide prospettive occupazionali. Matrìca, joint venture tra Versalis (Eni) e Novamont, è considerato uno dei più innovativi complessi integrati di chimica verde al mondo, per la produzione di monomeri e intermedi ad alto valore aggiunto, da materie prime ottenute esclusivamente da fonti rinnovabili vegetali.
Progetto per Ferrara da anni pone a sindacati, partiti ed istituzioni il tema del futuro del petrolchimico, della sua riconversione e delle necessarie politiche istituzionali e sindacali atte ad attrarre nuovi investimenti e nuovi investitori nelle tecnologie verdi e nella chimica specialistica ad alto valore aggiunto. Purtroppo l’incapacità amministrativa e l’atteggiamento politicamente subalterno alle aziende, da parte di Pd, istituzioni e vertici sindacali, ha prodotto il progressivo smantellamento di reparti obsoleti o fuori mercato ed una crescente disoccupazione irreversibile. L’unico risultato degli evanescenti e disattesi protocolli sul petrolchimico, sventolati e sponsorizzati da Pd, Bratti, Sateriale, Tagliani e Montanari in cerca di voti, è il regalo turbogas a Eni, irresponsabilmente sostenuto anche dai sindacati che fino ad oggi lo hanno spacciato per rilancio del fabbricone
Matrìca occupa 120 addetti diretti, 145 entro fine anno, più una presenza media giornaliera di 400 lavoratori di imprese. E’ il primo esempio concreto di riconversione virtuosa di un sito critico italiano. In 22 mesi Eni e soci hanno investito 180 milioni di euro per produrre 70 mila tonnellate di bio-prodotti. Perché invece di regalare la turbogas, il Pd, Tagliani ed i sindacati al fine di dare un futuro al sito industriale e alle persone che vi lavorano, non hanno preteso da Eni un percorso di rinnovamento simile a quello di altri siti, quali Prioloin Sicilia (avviato a inizio 2013 con un investimento di 160 milioni di euro) e Porto Marghera (tecnologia di metatesi di olio vegetale con etilene, in collaborazione con la americana Elevance Renewables)? Progetti da monitorare, certo, che tuttavia da anni sono l’unica prospettiva su cui puntare.
Anche in questa vicenda la classe dirigente ferrarese conferma lo stereotipo di un territorio isolato, arretrato, conformista, subalterno e conservatore, con il record di pensionati e di giovani in fuga. Tutto torna, anche l’inesistenza di una alternativa democratica al partito regnate ed il comportamento elettorale della maggioranza degli elettori, sempre più in calo.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara