



di Giovanni Favia
Alzi la mano chi pensa che ci troviamo di fronte a Tangentopoli 2. Io quel braccio ce l’ho ben alto, perché sono convinto che la situazione attuale sia in molti aspetti simile a quella del 1992. Ma con delle aggravanti, la più evidente delle quali è la delegittimazione dell’operato della Magistratura. Allora si cantava “Italia ladrona / il Pool non perdona”. Oggi, quei politici che da quasi un ventennio dominano la scena, saliti alla ribalta proprio grazie al vuoto che creò Tangentopoli, si chiudono su se stessi – proteggendosi l’un l’altro a mo’ di falange romana – con reciproche dichiarazioni di solidarietà.