



Pochi giorni fa all’assemblea del centro sociale “Il melo” ho raccontato la mia storia. Persone che mi hanno visto crescere, perchè là sono nato e giocavo da bambino, mi hanno gridato terrorista, sia a me che al Dr. Gasparini. Questo perchè ho raccontato che da ragazzi, inconsapevoli, per noi le buche della fornace erano il nostro campo di motocross preferito, e che al passaggio delle moto, la nuvola di polvere che si sollevava, qualcuno, aveva scoperto che era infiammabile, e con un accendino si faceva una bellissima fiammata. Salvo dopo pochi minuti l’asssesore Atti confermava implicitamente le mie parole, in quanto vicino a dove ora sorge il “Cadoro” furono trovati degli idrocarburi. Finalmente comunque i dubbi sollevati da Gasparini hanno trovato conferme.
E’ interessante l’atteggiamento “democratico” che chi solleva dubbi sulle verità del regime venga chiamato terrorista. Ringraziamo medici coscienziosi come quelli che erano in sala due settimane fa, come l’oncologa Gentilini e tanti altri, che tentano di squarciare il velo del silenzio omertoso a discapito di tutto. E vorremmo sentire la voce di altri medici, ricordando cosa recita l’articolo 5 del codice deontologico: “il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini…. il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute….” nonchè l’art. 30, sul conflitto d’interessi: “Il medico non deve in alcun modo subordinare il proprio comportamento prescittivo ad accordi economici o di altra natura., per trarne indebito profitto per se e per altri….” Traduco: il medico dovrebbe dire sempre con voce forte e chiara quel che sa, anche e soprattutto quando sa di contrastare poteri forti, e di compromettere, con ciò, la sua carriera. I medici sanno, specialisti, pediatri, medici di base, sanno cosa sta accadendo a Ferrara.
Angelo Storari