



di Valentino Tavolazzi
Trovo la sua esternazione pubblica nei miei confronti non opportuna, infondata, poco consona al livello istituzionale della sua carica. La sua funzione è garantire a tutti i consiglieri l’espletamento del mandato ricevuto, non attribuire ad uno di essi, oltretutto di opposizione, l’inesistente pretesa di “disattendere sempre e comunque le regole democratiche”, oppure l’intenzione di svilire la sua attività di “garante dei lavori del Consiglio, connotandola come burocratica” o peggio ancora un inventato “dileggio” nei suoi riguardi.
Non solo quanto afferma non è vero, ma lei confonde ancora una volta le regole democratiche con il sano confronto-scontro, sui programmi di lavoro del consiglio, nell’ambito della conferenza dei capigruppo a tale scopo preposta. Mi sarei aspettato invece il riconoscimento del fatto che, se oggi la conferenza usa il metodo della programmazione mensile da lei più volte avversata all’inizio del suo mandato, essa lo deve al consigliere Valentino Tavolazzi, che a tale scopo si è battuto a lungo.
Egregio Presidente, ho apprezzato la risposta del sindaco Tiziano Tagliani sulla trasparenza dei bilanci delle partecipate, perché egli non si è sottratto al tema, illustrando al contrario le azioni che intende intraprendere per favorire il coinvolgimento dei consiglieri. Ne aggiungerei una sola: portare in consiglio il bilancio del Comune, dopo che i bilanci delle partecipate siano stati approvati dai loro organi.
Concludo ricordandole, egregio presidente, che quando il consiglio la elesse, io non fui tra coloro che la votarono, non a causa di perplessità riguardo alla sua persona, ma semplicemente perché ritenevo che un presidente indicato dall’opposizione avrebbe tutelato meglio il libero confronto democratico tra quest’ultima e la maggioranza.
Sappia che le sue posizioni non mi aiutano a convincermi del contrario.
Valentino Tavolazzi, Consigliere Comunale Ppf
Cambioa la Prospettiva, MoVimento 5 Stelle
Nota del presidente del Consiglio Colaiacovo sull’intervento del consigliere Tavolazzi
Dall’inizio di questa consiliatura, troppo spesso sono dovuto intervenire per confutare le soggettive rappresentazioni della realtà da parte del Consigliere Tavolazzi. Resta molto difficile mantenere un confronto nell’ambito della correttezza istituzionale con chi pretende di disattendere sempre e comunque le regole democratiche che disciplinano le attività di un organo rappresentativo come il Consiglio Comunale. Il programma di massima dei lavori del mese di aprile è stato presentato in marzo con il calendario di tutte le Commissioni e i relativi Consigli per la discussione dei bilanci consuntivi della AFM, Istituzione Scuola e del Comune.
Nella seduta del 14 u.s., al fine di razionalizzare i lavori del consiglio, ho proposto di concentrare le delibere nei consigli del 26 e 27 aprile, utilizzando tutti i giorni feriali antecedenti per le attività delle commissioni e ho presentato il programma dei lavori per le settimane successive, soltanto dopo venti minuti ( da registrazione), il Consigliere Tavolazzi, proponeva di convocare il Consiglio lunedì 19, con all’ODG. le informative sui consuntivi della: “Fondazione Teatro, Ferrara Arte tutto ciò che ruota attorno al Comune che non passa dal Consiglio Comunale come approvazione formale”. Circa tale proposta, altri Consiglieri facevano notare che il 19 era l’unica data utile per la convocazione della 1^ commissione, resasi necessaria proprio per il supplemento di materiale richiesto poche ore prima della commissione del 13 u.s. dallo stesso Tavolazzi.
Mentre il sottoscritto spiegava che le regole del Consiglio non consentono veri approfondimenti, come è possibile fare invece nelle commissioni, le innumerevoli audizioni svolte nell’ultimo mese ne sono la riprova, pertanto ho invitato i presidenti delle commissioni competenti a programmare, allorquando saranno disponibili i consuntivi, la convocazione di specifiche commissioni.
Quando il Consigliere parla di garanzia delle prerogative dei Consiglieri, si riferisce alla sua pretesa di imporre l’agenda delle priorità che devono sempre e comunque prevaricare le priorità degli altri, chiede di discutere una programmazione, salvo poi pretendere modifiche alla programmazione per imporre una sua priorità.
Troppo spesso sono dovuto intervenire per salvaguardare le prerogative e il rispetto degli altri Consiglieri, imponendo la difesa delle regole dal sistematico tentativo del Consigliere Tavolazzi di disattenderle.
Già altre volte il Consigliere Tavolazzi ha svilito la mia attività di garante dei lavori del Consiglio, connotandola come burocratica, ora è passato al dileggio, ma questo non scalfirà minimamente la mia determinazione a far rispettare le regole perché ritengo che la democraticità delle istituzioni può essere garantita soltanto dalla condivisione e rispetto delle regole.
Francesco Colaiacovo – presidente del Consiglio Comunale